I primi risultati dell'autopsia sul corpo di Luca Ruffino: esclusa l'ipotesi di malattie gravi, cosa è emerso
Suicidio Ruffino, i primi risultatiti trapelati dagli esami autoptici: il manager non soffriva di una grave malattia
Terminata l’autopsia sul corpo di Luca Giuseppe Reale Ruffino, 60 anni, manager e imprenditore a capo di Visibilia e Sif Italia che si è suicidato sabato scorso a Milano.
- Cosa è emerso dall'esame autoptico
- Gesto incomprensibile per i famigliari
- Il corpo trovato senza vita nell'appartamento di via Spadolini
Cosa è emerso dall’esame autoptico
Dai primi risultati, come riferito da fonti giudiziarie, non sono trapelati elementi rilevanti tali da far credere che Ruffino soffrisse di gravi patologie, come era invece stato ipotizzato nelle prime ore successive alla sua morte.
Dunque secondo l’esame autoptico sono da escludere eventuali gravi malattie quali movente del suicidio. Tale ipotesi al momento non viene presa in considerazione.
La famiglia, che si è affidata al legale Fabio Re Ferrè, non ha nominato un consulente, lasciando che lavorassero all’autopsia soltanto gli esperti nominati dalla Procura. L’esame è iniziato nella mattinata di giovedì 10 agosto e si è concluso intorno all’ora di pranzo.
Gesto incomprensibile per i famigliari
Per i familiari, il suicidio di Ruffino è stato un evento totalmente “inaspettato”. I figli del manager hanno spiegato di “non riuscire a dare alcun senso” al suicidio del padre.
Secondo ciò che è emerso dalle prime indagini della Squadra mobile, all’origine del gesto estremo sarebbero da escludere motivi economici o comunque legati alle sue attività.
I famigliari, nelle scorse ore, hanno chiesto “stretto riserbo” e “doveroso rispetto della persona e del dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene”.
Il corpo trovato senza vita nell’appartamento di via Spadolini
Ruffino ha deciso di togliersi la vita nel suo appartamento di via Spadolini, a Milano, zona Bocconi. Prima di compiere il gesto estremo ha scritto sei biglietti lasciati ai famigliari più stretti, ai suoi dipendenti e ai condomini.
Chi indaga sta cercando di capire se il suicidio sia in qualche modo connesso alla sua attività professionale, a partire dalla “scalata” di Visibilia, di cui è divenuto presidente dopo la gestione della ministra del Turismo Daniela Santanchè.