Sit-in per Liliana Resinovich tre anni dopo la scomparsa, l'ipotesi di un'amica: "Killer con nozioni mediche"
Tre anni dopo la scomparsa di Liliana Resinovich si è tenuto un sit-in in sua memoria. Un'amica lancia l'ipotesi del killer con nozioni mediche
A Trieste un gruppo di persone si è radunata per ricordare Liliana Resinovich presso il parco di San Giovanni, nei pressi del luogo in cui fu rinvenuto il cadavere circa 20 giorni dopo la sua scomparsa. Un’amica della donna, Gabriella Micheli, era presente e alla stampa ha detto che la 63enne sarebbe stata “uccisa da un gruppo di persone”, una delle quali avrebbe avuto “nozioni mediche“.
- Il sit-in per Liliana Resinovich
- L'ipotesi del killer con "nozioni chirurgiche"
- Lesioni sul corpo: indagini verso una svolta+
Il sit-in per Liliana Resinovich
Come riporta Il Gazzettino sabato 14 dicembre si è tenuto un sit-in per la memoria di Liliana Resinovich. Il luogo scelto dai dimostranti è il parco San Giovanni, nei pressi del punto in cui il 5 gennaio 2022 fu rinvenuto il corpo senza vita della 63enne.
Il giorno scelto per l’incontro non è casuale: era il 14 dicembre 2021, infatti, quando della 63enne triestina si persero le tracce.
Sabato 14 dicembre, tre anni dopo la scomparsa, a Trieste si è tenuto un sit-in nei pressi del punto in cui 20 giorni dopo fu trovato il corpo. Secondo un’amica la 63enne sarebbe stata “uccisa da un gruppo di persone”
La stampa locale fa sapere che l’incontro è stato silenzioso. Nello spazio verde in cui si sono radunati i cittadini arrivati per rendere omaggio alla 63enne troneggiava un cartello rosa con un scritta che chiedeva “verità e giustizia per Liliana”.
Al sit-in erano presenti anche il fratello Sergio Resinovich e una cugina, oltre a Claudio Sterpin. Alcuni partecipanti, infine, si sono incamminati fino al punto in cui fu ritrovato il corpo della donna per poi fermarsi per qualche istante di raccoglimento.
L’ipotesi del killer con “nozioni chirurgiche”
Ascoltata dal Gazzettino Gabriella Micheli, amica di Liliana Resinovich, ha riferito che secondo lei la 63enne potrebbe essere stata “uccisa da un gruppo di persone”.
Tra questi potrebbe esserci stato qualcuno “che aveva nozioni mediche“, in quanto “si spiega solo così la gestione del cadavere e quello che è stato fatto”.
Lesioni sul corpo: indagini verso una svolta+
Secondo le prime indiscrezioni dalla seconda autopsia, sul corpo di Liliana Resinovich sarebbero state rinvenute lesioni attribuibili all’intervento di terze persone.
Ciò ribalterebbe l’ipotesi del suicidio indirizzando le indagini verso la teoria dell’omicidio. La consulenza medico legale della dottoressa Cristina Cattaneo era attesa per il 15 dicembre, ma l’esperta ha ottenuto una proroga di 30 giorni.
La data fissata dalla Procura di Trieste è il 14 gennaio, un giorno in cui potrebbero arrivare più risposte sul caso.