Svelati i messaggi lasciati da Luca Ruffino prima del suicidio. I figli: "Siamo distrutti, gesto senza senso"
Suicidio Ruffino, le indagini si concentrano su Visibilia e Sif Italia. I famigliari: “Siamo distrutti”
Perché Luca Giuseppe Reale Ruffino si è tolto la vita? Sono diversi i misteri sul suicidio del presidente di Visibilia Editore. Inizialmente sono trapelate indiscrezioni, poi smentite, di una grave malattia che lo avrebbe colpito di recente. Secondo ciò che è emerso di recente, invece, le condizioni di salute dell’imprenditore non erano affatto critiche.
- I bigliettini lasciati da Ruffino: "Ho accumulato tensioni"
- Il suicidio
- Il dolore della famiglia: "Distrutti"
- Visibilia e il debito di Daniela Santanchè
I bigliettini lasciati da Ruffino: “Ho accumulato tensioni”
Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore di vita del manager, persona discreta e ordinata. Prima di suicidarsi ha lasciato diversi bigliettini.
Alla compagna, oltre a una lettera, ha lasciato una busta con 26 banconote da 50 euro, forse compensi per attività lavorative.
Altri biglietti, come riporta La Repubblica, sono stati destinati ai figli Mattia e Mirko: “Ti sono grato per essermi stato vicino, riconosco i miei limiti e me ne dispiaccio. Ti auguro ogni bene. Dimenticami presto. Un abbraccio a L. (la moglie, ndr), papà. P.s: la Mercedes che usa Anna è in leasing, disponete il subentro. Ho lasciato disposizioni testamentarie che arriveranno”.
Ruffino ha anche scritto un messaggio ai soci della sua Sif Italia: “Negli ultimi anni ho accumulato tensioni e sofferenze che hanno saturato i miei spazi. Vi chiedo scusa”. Ha inoltre invitato i soci a continuare a fidarsi della società.
Il suicidio
Ruffino si è suicidato sabato scorso. Inginocchiatosi, ha messo la testa sul letto, ha posto un cuscino tra la canna della Beretta e la tempia, ed ha premuto il grilletto. Gli inquirenti della Squadra mobile ora scandaglieranno il suo smartphone e il suo computer per capire il motivo legato al suo estremo gesto.
Viene al momento esclusa senza se e senza ma l’ipotesi della malattia grave: agli atti non risulta, in corso o nel passato, e nulla è stato reso noto dai familiari o dal diabetologo che aveva visitato pochi giorni fa il sessantenne.
Il dolore della famiglia: “Distrutti”
Lunedì 9 agosto, in Questura, la compagna e i figli hanno spiegato di essere distrutti dal dolore.
“Siamo distrutti dal dolore per un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso – hanno messo a verbale i figli Mattia e Mirko -. Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale. Confidiamo quindi nell’attività della Procura e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione”.
I famigliari chiedono inoltre “stretto riserbo” e “doveroso rispetto della persona e del dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene”.
A seguire la famiglia di Ruffino è il legale Fabio Re Ferré: “Confidiamo che la Procura faccia con scrupolo gli accertamenti del caso e siamo certi che li farà”.
Visibilia e il debito di Daniela Santanchè
I pm Daniela Bartolucci e Maria Giuseppina Gravina passeranno al setaccio anche le attività di Ruffino, vale a dire la Sif Italia (colosso delle amministrazioni condominiali) e Visibilia (la società che stava cercando di risanare e di cui era divenuto presidente).
“La holding ha solo un debito verso l’Agenzia delle Entrate di 150 mila euro, che stiamo pagando. Santanchè è invece una mia debitrice, siamo creditori verso di lei di una somma importante, 1,5 milioni che sta ripianando con rate mensili da 50 mila euro”, aveva spiegato Ruffino a Repubblica.