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CRONACA NERA

Giovane di 26 anni morto durante escursione sul Pizzo del Becco a Carona vicino Bergamo: si indaga sul motivo

Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente fatale sul Pizzo del Becco a Carona. Il giovane escursionista era insieme alla sua compagna

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un drammatico episodio si è abbattuto lunedì 14 agosto sulla comunità di Carona, provincia di Bergamo. Un giovane di soli 26 anni ha perso la vita durante un’escursione sul maestoso Pizzo del Becco. Mentre era insieme a una compagna, il giovane si è trovato coinvolto in un tragico incidente, le cui circostanze restano ancora da chiarire. Inutile l’intervento celere del Soccorso Alpino della Val Brembana e l’utilizzo di un elicottero: il giovane era già deceduto.

L’incidente

L’evento fatale ha avuto luogo nel cuore della zona del Pizzo del Becco, un luogo affascinante e spesso frequentato da appassionati di escursioni.

Le speranze di salvare la vita del giovane escursionista si sono infrante intorno alle 14.30, quando i soccorritori sono giunti sul luogo dell’incidente e hanno constatato il decesso del ragazzo.


L’incidente è avvenuto nel territorio di Carona, nella provincia di Bergamo

La dinamica

La natura precisa dell’evento tragico rimane avvolta nell’incertezza, lasciando aperti interrogativi sulla causa del decesso, che potrebbe essere stata una caduta accidentale o un improvviso malore.

È da sottolineare che negli ultimi tempi, il Nord Italia ha visto una serie di eventi tragici legati all’alpinismo e all’escursionismo, con diversi decessi e numerosi escursionisti che hanno riportato ferite.

Il caso a Posina

Uno di questi episodi si è verificato a Posina, in provincia di Vicenza, dove un escursionista di 68 anni ha perso la vita precipitando da un’altura di circa 150 metri durante una passeggiata sul Brutto Buso, una zona impervia senza sentieri tracciati.

Dopo aver chiamato la moglie due volte per aggiornarla sull’escursione e aver raggiunto la vetta intorno a mezzogiorno, l’uomo aveva promesso di mangiare qualcosa e poi scendere. Tuttavia, non ha più fatto ritorno e il suo telefono è diventato irraggiungibile, causando preoccupazione nella famiglia.

Le ricerche sono state avviate dalla squadra di Soccorso alpino di Arsiero la sera stessa. Con il contributo di quattordici soccorritori suddivisi in squadre, la zona è stata scandagliata fino a quando il corpo senza vita dell’escursionista non è stato trovato vicino a un canale. La triste ipotesi è che un malore possa essere avvenuto prima della caduta fatale.

Due casi nel Bresciano

Due tragedie hanno sconvolto di recente anche le montagne del Bresciano, entrambe verificatesi nella Val Camonica con poche ore di differenza.

In un primo drammatico episodio, un uomo di 76 anni che stava praticando escursionismo a Sonico è stato tragicamente colpito da una frana che ne ha causato la morte. Poco dopo, un altro incidente mortale ha visto vittima un uomo di 50 anni, precipitato in una gola a Borno.

Fonte foto: iStock

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