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Gianni Minoli e la frecciata a Fabio Fazio e Lucia Annunziata dopo l'addio alla Rai: le parole sui conduttori

Giovanni Minoli parla delle polemiche sulla nuova Rai targata Meloni e lancia una frecciata a Fabio Fazio e Lucia Annunziata

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Dall’alto dei suoi cinquanta anni di televisione, Giovanni Minoli allontana le recenti polemiche sulla gestione politica della Rai da parte del governo Meloni, affermando che è stata semplicemente applicata la legge in vigore che fa dipendere la tv pubblica dall’esecutivo in carica. E poi lancia una frecciata a Fabio Fazio e Lucia Annunziata dopo l’annuncio dell’addio alla Rai: “Non li capisco”.

Rai e governo

In una intervista al Corriere della Sera, Giovanni Minoli guarda con distacco alle polemiche sulla ‘occupazione politica‘ della Rai da parte del governo Meloni e sugli addii di professionisti come Fabio Fazio e Lucia Annunziata.

“La situazione ha dei lati comici. La tv a giugno e luglio sembra il calciomercato: si comprano i giocatori, cambiano gli allenatori, tutti pensano di vincere il campionato. Poi a gennaio iniziano i dubbi e si ricomincia”, dice il giornalista conduttore di Mixer.

C’è una legge, la Renzi, che fa dipendere la Rai dal governo in carica: la si è applicata“, afferma Minoli. Uno scenario diverso rispetto alla lottizzazione della Prima Repubblica, quando c’erano tre reti, riconducibili a Dc, Psi e Pci, in concorrenza tra loro: “Ognuna gareggiava con i professionisti migliori: Biagi, Santoro, Lerner, Minoli. C’era pluralismo e qualità“.

Secondo Minoli una cosa buona, quella legge, l’ha fatta, perché il governo sceglie l’amministratore delegato, che ha il “compito di fare sintesi nel pluralismo”.

Per quanto riguarda le parole di Meloni sulla liberazione della cultura italiana da “un intollerante sistema di potere”, Minoli concorda: “Finora la compagnia di giro è sempre stata la stessa: opinionisti che non so quanto davvero rappresentino il Paese, visti i risultati elettorali. Ora mi aspetto di vedere aria nuova: nuovi autori, nuovi programmi”.

 Giovanni Minoli, storico conduttore di “Mixer”

La frecciata a Fabio Fazio e Lucia Annunziata

Poca comprensione nei riguardi di Fabio Fazio e Lucia Annunziata dopo il loro addio alla Rai: “Due signori professionisti che, per ragioni personali, se ne sono andati”.

Quindi la frecciata: “Il primo aveva una trattativa in corso da mesi. La seconda va via perché non è d’accordo con questo governo: ma se è stata direttore di rete con qualsiasi governo e presidente Rai con Berlusconi premier! Faccio loro tanti auguri ma non li capisco“.

Il futuro della Rai

Secondo Minoli si parla troppo di politica e poco di contenuti, questo il vero problema: “La Rai è quello che trasmette. Il prodotto è tutto ciò che conta. Ma ne sento parlare pochissimo”.

“Ha ancora senso – afferma il giornalista – che la Rai faccia servizio pubblico ma senza inseguire gli ascolti. Le altre tv pubbliche in Europa si contentano di share del 25-30%”.

Tra i problemi secondo Minoli ci sarebbe anche l’eccessivo ricorso alle produzioni in outsourcing: “I programmi oggi li indirizzano più gli agenti televisivi che i capistruttura Rai”.

“La pubblicità – aggiunge – è necessaria ma serve anche razionalizzare i costi: possibile che l’80% del prime time della Rai sia prodotto all’esterno? Con 12 mila dipendenti e non so quanti dirigenti? Ne basterebbero meno, ma di qualità”.

Fonte foto: ANSA/IPA

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