Ovazione per Fabio Fazio nell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, Serra duro con la politica che invade la Rai

Fabio Fazio è stato accolto da un’ovazione del pubblico in occasione della sua ultima puntata di Che Tempo Che Fa su Rai Tre. “Grazie di cuore a tutti, diventa difficile così arrivare alla fine di una lunga serata”, ha detto il conduttore che, dopo venti anni, ha annunciato l’addio alla Rai per condurre una nuova trasmissione sul canale Nove.

• Il monologo di Michele Serra dopo l’ingresso di Fabio Fazio
• “Topo Gigio e il Quartetto Cetra erano di destra o di sinistra?”
• La frase rivolta al ministro Sangiuliano

Il monologo di Michele Serra dopo l’ingresso di Fabio Fazio

Poco dopo ha preso la parola Michele Serra, per il consueto monologo che introduce la puntata. Al fianco di Serra, che ha tracciato la sua “storia politica della Rai”, c’era lo stesso Fazio.

Un vero e proprio editoriale sul tema dell’ingerenza della politica sulla televisione di Stato, che arriva a pochi giorni dalle nomine dei direttori delle testate giornalistiche e da altri adii eccellenti, come quello di Lucia Annunziata.

“Topo Gigio e il Quartetto Cetra erano di destra o di sinistra?”

“Topo Gigio, il Quartetto Cetra, Tognazzi e Vianello erano uno di sinistra e uno di destra?”, ha esordito Michele Serra citando alcuni dei nomi più rilevanti della storia della Rai.

Avvicinandosi ai giorni nostri, lo stesso Serra ha poi nominato Amadeus, Fiorello, Mara Venier chiedendosi “di che partito sono”.

“E Vespa lo ha messo Cavour, quindi è della destra storica?”, ha proseguito. “È un discorso cretino, perché è difficile spiegare con la politica una storia che solo in parte lo è”, ha aggiunto Serra perché “il lavoro delle persone per fortuna è più forte”.

Fonte foto: ANSA

Da sinistra: Michele Serra e Fabio Fazio

La frase rivolta al ministro Sangiuliano

Poi il giornalista e scrittore, che ha aperto l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio, si è rivolto al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “che qui ha detto che alla Rai ci sono gli stalinisti”.

“Ci chiediamo quanto sia stato per lui difficile sopravvivere quando era direttore del Tg2, lo tenevano chiuso in una segreta?”, ha chiesto ironicamente Serra. Secondo il giornalista, in questo momento, “c’è un brutto clima con la tendenza a incasellare tutto e tutti” mentre “in Rai sono molte di più le persone che fanno da sole”.

“Se fossi un intellettuale di destra sarei preoccupato, direbbero che sono salito sul carro del vincitore, non che sono bravo. È giunto il momento di una riflessione, la Rai è dello Stato, non dei partiti”, ha concluso Serra.

Fonte foto: ANSA