Fase 2: dalla scuola ai test, tutti i punti esclusi da Conte
Sono molti gli argomenti che non hanno trovato spazio per degli approfondimenti, durante il discorso di Conte sulla fase 2
Con il dpcm del 26 aprile, il premier Conte ha ufficializzato l’inizio della fase 2 a partire dal 4 maggio, introducendo una serie di novità. Ma nel suo lungo discorso, sono molti i punti che non hanno trovato spazio per dei chiarimenti. Ad esempio, non sono state fornite nuove informazioni sulla scuola; non sono state date risposte esaurienti per i genitori che dovranno tornare a lavoro e non avranno nessuno a cui affidare i bambini, visto che le scuole restano chiuse; assenti anche le precisazioni rispetto a test sierologici, tamponi e l’app Immuni.
Scuole chiuse durante la fase 2
In merito alla questione scuola, il premier Conte ha soltanto ribadito che la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è a lavoro per far ripartire la scuola a settembre, in tutta sicurezza, grazie al confronto con il comitato tecnico scentifico. Anche sugli esami di maturità, il premier ha soltanto fatto riferimento a conferenze personali.
Tamponi e test sierologici durante la fase 2
Per quanto riguarda il tema dei tamponi e dei test sierologici, essenziali per capire l’andamento dell’epidemia e l’efficacia delle misure messe in campo dal Governo, nulla di nuovo è stato detto. Dei test sierologici, sappiamo soltanto che saranno effettuati a partire dal 4 maggio, ma non è chiaro a chi, come, o dove.
Fase 2 e app “Immuni”
Non è stato chiarito granché nemmeno l’argomento dell’app “Immuni”, che non sarà obbligatoria. Il tracciamento dei contagi resterà quindi principalmente in mano alle Regioni, che trasmetteranno al ministero della Salute le informazioni per evitare la nascita di nuovi focolai.
Bambini a casa durante la fase 2
Un’altra tematica rimasta fuori dal discorso di Conte è quella che riguarda i bambini che, costretti a casa per via della chiusura delle scuole, potrebbero mettere in difficoltà quei genitori che invece faranno ritorno a lavoro. Il premier ha soltanto affermato che saranno prolungati i congedi parentali e i bonus baby sitter.
Fase 2, visite a parenti ma non ai partner
Sta facendo discutere anche l’utilizzo della parola “congiunti“, in merito alle visite permesse durante la fase 2. Sono esclusi da questa categoria, infatti, i partner non uniti da un vincolo riconosciuto dalla legge, quindi non sposati o uniti civilmente; una decisione che di fatto impedisce ai fidanzati di rivedersi.