Maturità 2020, Azzolina fa il punto. Come sarà l'orale e quando
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta durante il question time per fornire alcune informazioni sullo svolgimento dell'esame
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è tornata ad esprimersi sull’eventualità di riportare gli studenti in aula per svolgere la prova orale della maturità. Secondo quanto riporta l’Ansa, la ministra ha affermato durante il question time a Montecitorio: “Auspico davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza. Ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti”.
Maturità 2020, come e quando si svolgerà
Azzolina ha sottolineato: “Quanto agli Esami di Stato del secondo ciclo, mi sono battuta fin dall’inizio dell’emergenza per salvaguardarli. L’Italia è, non a caso, tra i Paesi, in Europa, che hanno deciso di mantenerli e di non annullarli”.
La data più plausibile, per il momento, resta quella del 17 giugno, ovvero quella della prima prova scritta. L’obiettivo del ministero, come riporta l’Ansa, è confermare quella data se la curva epidemiologica continuerà a calare fino a permettere di svolgere gli esami in classe e in sicurezza.
L’orale potrebbe svolgersi in presenza di un numero ristretto di persone: i commissari, il maturando interrogato e al massimo altre due-tre persone.
Coronavirus, quando riapriranno le scuole
Sulla riapertura delle scuole per tutti gli studenti, la ministra non ha fornito indicazioni certe: “L’orientamento è riprendere l’attività didattica in aula, ma solo quando il quadro epidemiologico lo consentirà, alle condizioni ragionevoli di sicurezza per tutti: per gli alunni, per il personale scolastico e, di riflesso, per l’intera nazione”.
“Le istituzioni scolastiche che hanno attivato sistemi di didattica a distanza sono riuscite a coinvolgere il 94% degli studenti, utilizzando molteplici strumenti”, ha osservato Azzolina.
Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, si era posto questa domanda: “Quando sarà possibile rientrare a scuola? È possibile per il Governo dare una risposta a questo interrogativo di genitori, ragazzi, insegnanti?”.
“La pur lodevole esperienza della didattica a distanza – ha aggiunto Nobili – non colma in alcun modo l’assenza dell’esperienza scolastica in presenza“.
“Le scuole sono ormai chiuse dal 5 marzo. In alcune realtà addirittura dal 24 febbraio e tutto lascia pensare che questo termine proseguirà oltre il 18 maggio. A questo punto, le famiglie chiedono certezze”, ha continuato il deputato.