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Eni, ipotesi di pagamento del gas russo in rubli tramite conto presso Gazprombank: come funziona il meccanismo

Il colosso energetico italiano starebbe predisponendo il meccanismo di conversione dei pagamenti da euro in rubli

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il gruppo Eni si starebbe preparando ad aprire un conto presso la Gazprombank per convertire i pagamenti sul gas russo da euro in rubli. Un’iniziativa presa col benestare di Bruxelles, in attesa di conoscere le decisioni da parte dell’Ue e del governo italiano sull’obbligo di corrispondere i versamenti in valuta russa, come disposto dal decreto di Putin firmato a fine marzo. L’avvio dell’iter di apertura del conto sarebbe un intervento precauzionale, per evitare il blocco del gas subito nelle ultime ore da Polonia e Bulgaria.

Eni, ipotesi di pagamento del gas russo in rubli tramite conto presso Gazprombank: la mossa di Putin

L’interruzione delle forniture ai due Paesi dell’est Europa ha rivelato le intenzioni serie del Cremlino e creato non poco scompiglio nell’Unione europea. Di fronte alla mossa di Putin, sempre più diretta a dividere l’Ue, Bruxelles non sembrerebbe ancora preparata a una risposta unitaria.

Quattro acquirenti di gas di Paesi europei avrebbero già pagato in rubli e altri 10 hanno aperto i conti presso Gazprombank.

Eni, ipotesi di pagamento del gas russo in rubli tramite conto presso Gazprombank: la risposta di Bruxelles

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha invitato le aziende a non piegarsi alla minaccia russa in quanto “l’annuncio di Gazprom è un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas. Siamo preparati, stiamo tracciando la nostra risposta coordinata. Bulgaria e Polonia stanno ricevendo gas dagli Stati vicini dell’Ue. La richiesta di pagare in rubli è una decisione unilaterale non in linea con i contratti“, che pertanto costituisce “una violazione delle sanzioni”.

Ad inizio aprile il gigante del gas russo Gazprom aveva notificato l’avviso di conversione dei pagamenti in rubli e in quell’occasione il gruppo Eni aveva fatto sapere: “Abbiamo ricevuto la comunicazione da parte di Gazprom e la stiamo analizzando. Per il momento non abbiamo altri commenti”.

Condotti del gas in un impianto vicino a Varsavia, in Polonia

Eni, ipotesi di pagamento del gas russo in rubli tramite conto presso Gazprombank: cosa prevede il decreto

Il decreto di fine marzo varato dal Cremlino in risposta alle sanzioni europee prevede l’apertura, da parte degli acquirenti esteri, di conti speciali presso Gazprombank e l’obbligo di trasferire le valute straniere in un conto speciale denominato ‘K’.

Secondo quanto dovrebbe prevedere il meccanismo, l’azienda importatrice (ad esempio, Eni) dovrebbe aprire due conti bancari presso Gazprombank, uno in euro e uno in rubli. A quel punto la banca russa:

  • trasferisce il pagamento nel conto in euro;
  • successivamente vende gli euro sul mercato di Mosca e compra rubli;
  • infine mette i rubli nel conto dell’azienda importatrice in rubli e finalizza il pagamento, trasferendo i rubli per il gas a Gazprom.

Fonte foto: ANSA

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