Elezione presidente della Repubblica, chi sarà il nuovo premier con Draghi al Colle. Verso il rimpasto
Ipotesi Draghi presidente della Repubblica, i nomi caldi per il nuovo premier. I partiti al lavoro per il rimpasto di governo
Si avvicina il giorno per la prima votazione al Parlamento in seduta comune per l’elezione del presidente della Repubblica, fissata per lunedì 24 gennaio. Mentre le varie forze politiche sono alla ricerca della quadra per il nome del prossimo capo dello Stato, nella giornata di lunedì il presidente del Consiglio Mario Draghi è salito al Colle per un colloquio con il presidente Sergio Mattarella, seguito poi da un incontro con il presidente della Camera Roberto Fico.
Elezione presidente della Repubblica, ipotesi Draghi al Colle
Quelli che sono stati definiti “incontri istituzionali” sono stati letti da molti osservatori in chiave Quirinale. La candidatura dell’attuale premier è vista da molti infatti come uno degli approdi più probabili nella corsa al Quirinale, vista la frammentazione politica che regna in Parlamento.
Il centrodestra è alle prese con il nodo Silvio Berlusconi: il presidente di Forza Italia non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura a presidente della Repubblica, e cresce l’impazienza dei suoi alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Sembrano in alto mare sulle mosse da fare anche il centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle. Maggiori indicazioni potrebbero arrivare dall’incontro previsto per oggi tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza.
Elezione presidente della Repubblica, chi il nuovo premier con Draghi al Colle: i nomi
Draghi non parla, ma sempre nella giornata di lunedì ha avuto dei colloqui a Palazzo Chigi con la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, considerati due nomi possibili per sostituirlo alla guida del governo nel caso in cui il premier diventi il nuovo inquilino del Quirinale.
Altro nome caldo come possibile nuova guida del governo, nel caso in cui l’ex presidente della Bce diventasse il nuovo presidente della Repubblica è quello del ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
Il manager, ex amministratore delegato di Vodafone, viene considerato una figura in grado di proseguire il lavoro del governo Draghi senza Draghi, garantendo per il cammino del Pnrr e delle varie riforme connesse.
Ipotesi Draghi al Colle, verso il rimpasto di governo
Con Mario Draghi presidente della Repubblica il nuovo governo guidato da Colao, o da Marta Cartabia, vedrebbe nuovi innesti tra i ministri e i sottosegretari: alcuni sono destinati a lasciare per lasciare il posto a nuove figure.
Secondo quanto riporta Il Messaggero però, l’ipotesi del rimpasto di governo resta forte anche nel caso in cui Mario Draghi resti premier e qualcun altro venga eletto presidente della Repubblica. I partiti spingono infatti per sostituire diverse caselle del governo e avere un maggiore peso all’interno dell’esecutivo.
Quello che uscirà dal probabile rimpasto non sarà però un “governo dei leader”, come evocato da Matteo Salvini: Draghi o non Draghi, sarà un esecutivo “draghiano”, in continuità con la linea impostata dall’attuale governo.
Tra i ministri in uscita ci sarebbero il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e quello delle Infrastrutture Enrico Giovannini. In bilico anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, bersaglio da mesi delle critiche della Lega.
Diverse caselle potrebbero cambiare per via delle vicissitudini interne ai vari partiti. Forza Italia è alle prese con una serie di malumori interni, con una parte del partito che malvede l’alleanza con i sovranisti: della pattuglia berlusconiana al governo l’unica sicura di restare al suo posto appare Mariastella Gelmini.
Cambi possibili anche per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, con il capo politico Giuseppe Conte che vorrebbe piazzare qualche suo fedelissimo al governo. Mentre nel Pd il segretario Letta vorrebbe aumentare la presenza femminile: a rischiare il posto uno tra Orlando e Franceschini.