Elezione presidente della Repubblica, chi sono i grandi elettori: i nomi dei delegati regionali
Chi i sono i Grandi elettori chiamati ad eleggere il presidente della Repubblica. Scelti dalle Regioni i 58 delegati regionali: l'elenco
L’elezione del prossimo presidente della Repubblica è alle porte e cresce l’attesa per scoprire chi sarà il successore di Sergio Mattarella. Mentre proseguono le trattative e i colloqui tra le varie forze politiche alla ricerca del giusto incastro, è stato completato l’elenco dei 1.009 Grandi elettori che in seduta comune al Parlamento dovranno eleggere il nuovo capo dello Stato.
Tutte le Regioni hanno scelto i delegati per l’elezione del presidente della Repubblica. È dunque completo l’elenco dei 58 delegati regionali che assieme a deputati e senatori parteciperanno alla seduta comune del Parlamento per eleggere il successore di Sergio Mattarella.
Elezione presidente della Repubblica, chi sono i Grandi elettori
Lo scorso 4 gennaio (ossia 30 giorni prima della scadenza del settennato) il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato il Parlamento in seduta comune per lunedì 24 gennaio alle ore 15 per la prima votazione per la scelta del nuovo Capo dello Stato (a stretto giro sono state rese note anche le norme anti Covid da seguire in sede di di voto).
A dover eleggere il presidente della Repubblica saranno i Grandi elettori riuniti in seduta comune al Parlamento. I Grandi elettori sono composti dai parlamentari, 321 senatori e 630 deputati, e dai 58 delegati regionali (tre per ciascuna regione, esclusa la Valle d’Aosta che ne ha un solo). Per un totale di 1.009 Grandi elettori.
Ma come vengono individuati i delegati delle Regioni? Chi li propone e chi li nomina? Ecco qualche dettaglio per comprendere meglio l’intero iter e i vari passaggi.
Il presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella
Elezione presidente della Repubblica, la nomina dei delegati regionali
È l’articolo numero 83 della Costituzione che stabilisce le regole per la composizione del collegio elettorale che dovrà decidere la nomina del Capo dello Stato. Di questa assemblea, composta appunto dai Grandi elettori, fanno parte i parlamentari eletti (tutti i deputati e i senatori) e anche i delegati delle Regioni.
La prassi vuole che le delegazioni regionali dei Grandi elettori siano composte da tre personalità scelte tra le istituzioni territoriali in carica: il primo dei tre posti sarebbe riservato al presidente della Regione, il secondo ad un esponente della maggioranza, spesso il presidente del Consiglio regionale, mentre l’ultimo verrebbe assegnato ad un rappresentante dell’opposizione.
Elezione presidente della Repubblica, i nomi dei delegati regionali
Ecco l’elenco dei 58 Grandi elettori nominati dalle varie Regioni attraverso il voto dei Consigli regionali.
- Abruzzo: Marco Marsilio, Lorenzo Sospiri e Sara Marcozzi
- Basilicata: Vito Bardi, Carmine Cicala e Roberto Cifarelli
- Calabria: Roberto Occhiuto, Filippo Mancuso e Nicola Irto
- Emilia-Romagna: Stefano Bonaccini, Emma Petitti e Matteo Rancan
- Lazio: Nicola Zingaretti, Marco Vincenzi e Fabrizio Ghera
- Liguria: Giovanni Toti, Gianmarco Medusei e Sergio Rossetti
- Lombardia: Attilio Fontana, Alessandro Fermi e Dario Viola
- Marche: Francesco Acquaroli, Dino Latini e Maurizio Mangialardi
- Molise: Donato Toma, Salvatore Micone e Andrea Greco
- Piemonte: Alberto Cirio, Stefano Allasia e Domenico Ravetti
- Puglia: Michele Emiliano, Loredana Capone e Giannicola De Leonardis
- Sardegna: Christian Solinas, Michele Pais e Gianfranco Ganau
- Sicilia: Gianfranco Micciché, Nunzio Di Paola e Nello Musumeci
- Toscana: Eugenio Giani, Antonio Mazzeo e Marco Landi
- Trentino Alto Adige: Maurizio Fugatti, Josef Noggler e Sara Ferrari
- Umbria: Donatella Tesei, Fabio Paparelli e Marco Squarta
- Valle d’Aosta: Erik Lavévaz
- Veneto: Luca Zaia, Roberto Ciambetti e Giacomo Possamai
A livello di partiti, la forza politica più rappresentata nei 58 delegati regionali è il Partito Democratico con 20 Grandi elettori. Segue la Lega con 14, Forza Italia 8, Fratelli d’Italia 5 e Movimento Cinque Stelle 4. Il resto proviene dai partiti minori.