Matteo Messina Denaro morto a 61 anni per un tumore: le reazioni da Saviano e Salvini a Ruotolo e Don Ciotti
È morto Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra: ucciso da un tumore al colon, era stato arrestato lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza
Matteo Messina Denaro è morto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre, poco prima delle 2. Le condizioni del boss sottoposto dal 2020 a 4 operazioni chirurgiche e a diversi cicli di chemio, sono subito apparse gravi ai medici che l’hanno avuto in cura a L’Aquila sin dalla cattura, avvenuta il 16 gennaio 2023. Dopo le prime terapie in carcere, dove era stata allestita per lui una cella con infermeria era stato trasferito in ospedale e, in seguito all’ultimo intervento, Matteo Messina Denaro è stato trattato con la terapia del dolore e poi sedato viste le gravi condizioni di salute. Prima di perdere coscienza ha incontrato alcuni familiari e dato il cognome alla figlia Lorenza, avuta in latitanza e mai riconosciuta. La ragazza, insieme a una delle sorelle del capomafia e alla nipote Lorenza Guttadauro, che è anche il difensore del boss, è stata al suo capezzale negli ultimi giorni. È stato proprio il tumore al colon a portare i carabinieri del Ros e la Procura di Palermo sulle tracce del padrino riuscito a sfuggire alla giustizia per 30 anni. Messina Denaro era malato da 3 anni e venerdì 22 settembre era stato dichiarato in coma irreversibile: i medici hanno interrotto immediatamente l’alimentazione, rispettando le volontà del boss che nel testamento biologico aveva scritto di opporsi all’accanimento terapeutico. Le reazioni della politica e non, da Roberto Saviano e Matteo Salvini a Sandro Ruotolo e Don Luigi Ciotti.
- L’arresto di Matteo Messina Denaro
- Da Mattarella a Meloni e Salvini, le reazioni dei politici dopo l’arresto
- Il video dell’arresto di Matteo Messina Denaro
- Il falso nome e la malattia: come è stato scoperto Matteo Messina Denaro
- L’arresto di Matteo Messina Denaro: Salvatore Baiardo aveva previsto tutto a Non è l’Arena di Giletti
- “Non ne ha per molto: Salvatore Baiardo sulle condizioni di Messina Denaro e l’avvertimento a Giletti
- Nel covo di Matteo Messina Denaro anche il poster del Padrino
- Matteo Messina Denaro poteva essere arrestato nel 2012: la rivelazione di Striscia la Notizia
- Giletti svela i messaggi vocali di Matteo Messina Denaro
- Confermato l’ergastolo per le stragi del 1992
- Diffuso l’interrogatorio di Messina Denaro: cosa ha detto sul piccolo Di Matteo e Cosa Nostra
- Il testamento biologico di Matteo Messina Denaro
Il racconto della giornata
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Leoluca Orlando: "Far luce su zone grigie"
“La morte di Matteo Messina Denaro impone di far luce sulle zone grigie che hanno coperto 30 anni di latitanza, sugli attuali interessi finanziari dei suoi prestanome e impone di non abbassare la guardia per evitare condizionamenti sulla vita economica e istituzionale del nostro Paese”. Lo afferma in una nota l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
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Chi comanda Cosa Nostra dopo la morte di Matteo Messina Denaro: i possibili eredi del boss
Con la morte di Matteo Messina Denaro si chiude una stagione, ma non finisce Cosa Nostra. Chi ne raccoglierà l’eredità, però, è un mistero. I nomi sono tanti: da Giovanni Motisi a Stefano Fidanzati, passando per Settimino Mineo, Sandro Capizzi e Giuseppe Auteri. Ecco chi sono i papabili eredi.
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Non solo Matteo Messina Denaro: chi sono i boss morti in carcere
Matteo Messina Denaro non è l’unico boss della mafia morto in ospedale, da detenuto. Prima di lui, infatti, anche altri esponenti di Cosa Nostra: da Bernardo Provenzano a Totò Riina.
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Il primo interrogatorio di Matteo Messina Denaro: "Non sono un mafioso, non mi pentirò mai"
Neanche un cenno di pentimento in Matteo Messina Denaro davanti ai giudici di Palermo: diceva di non conoscere Cosa Nostra. Ecco cosa ha detto nel suo primo interrogatorio.
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Il fratello di Borsellino: "Curato dallo Stato, la mafia non è sconfitta"
Dopo la morte di Matteo Messina Denaro interviene Salvatore Borsellino, fratello del giudice morto nel 1992: “La mafia non è stata sconfitta”. Il suo intervento completo.
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L'anomalia del boss: morto senza essersi sposato
Matteo Messina Denaro ha avuto diverse relazioni prima e durante la latitanza, ma al contrario di altri boss non si è mai sposato: quali sono state le donne della sua vita.
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Il funerale a Castelvetrano non sarà religioso: perché potrebbe essere filmato
Cosa si sa sul funerale di Matteo Messina Denaro, il boss della Mafia morto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre 2023: perché la cerimonia non sarà religiosa e potrebbe essere filmata.
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Matteo Messina Denaro in 10 foto: dalle stragi di Falcone e Borsellino alla latitanza e al carcere
La vita di Matteo Messina Denaro in 10 scatti: dalle stragi di Falcone e Borsellino alla latitanza fino al carcere
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Ospedale L'Aquila blindato per autopsia Messina Denaro
Ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila blindatissimo dopo la morte di Matteo Messina Denaro. L’autorità giudiziaria, attraverso i carabinieri del Ros, sta gestendo le procedure post mortem con le autorità sanitarie. Inaccessibile lo spazio nel sotterraneo del laboratorio di anatomia patologica dove sarà effettuata l’autopsia da un professionista dell’Università di Chieti. In queste ore si sta lavorando a percorsi protetti per trasportare nel massimo riserbo la salma del boss. Per questa delicata operazione conclusiva sono state bonificate alcune zone della struttura sanitaria aquilana.
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Pg Caltanissetta: "Morto portando con sé tutti i misteri"
“Dopo l’arresto si sperava che Matteo Messina Denaro potesse parlare e chiarire molti fatti ancora avvolti dal mistero. Sulle stragi mafiose, soprattutto quelle dei primi anni Novanta, ma alla fine ha prevalso la sua mentalità, che al di là di certe apparenze ‘moderniste’, era quella del mafioso vecchio stampo. Quindi, alla fine è morto portando con sé questi misteri“. Così, all’Adnkronos, il procuratore generale facente funzione di Caltanissetta, Antonino Patti, che ha rappresentato l’accusa nel processo d’appello per le stragi mafiose che si è concluso di recente con la conferma dell’ergastolo per il boss.
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Matteo Renzi: "Nessuna commozione, nel cuore vittime mattanza mafiosa"
“È morto Matteo Messina Denaro. Davanti alla morte è giusto mantenersi umani, sempre. Ma non provo commozione. Ho nel cuore le immagini dei Georgofili, le storie di due bambine che si chiamavano Nadia e Caterina, gli uomini e la donna della scorta di quei martiri della Patria che sono stati Falcone e Borsellino, il piccolo Giuseppe Di Matteo e tante vittime innocenti della mattanza mafiosa. Conservo per loro il ricordo più doloroso e più bello. Per loro provo commozione, tutti i giorni, anche adesso, per il boss non ho nessuna commozione. Per Matteo Messina Denaro nessun sentimento”. Lo scrive su X il leader di Italia viva, Matteo Renzi.
È morto Matteo Messina Denaro.
Davanti alla morte è giusto mantenersi umani, sempre. Ma non provo commozione.
Ho nel cuore le immagini dei Georgofili, le storie di due bambine che si chiamavano Nadia e Caterina, gli uomini e la donna della scorta di quei martiri della Patria che…— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 25, 2023
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Piero Grasso: "Finisce un'era, ma non Cosa Nostra"
“Con la morte di Matteo Messina denaro finisce una vita piena di violenza, trame, misteri. Finisce anche un’era di Cosa Nostra, ma non Cosa Nostra“. Lo ha dichiarato in una nota Pietro Grasso, presidente della Fondazione Scintille di futuro e già procuratore nazionale antimafia.
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Luigi De Magistris: "La mafia non è stata sconfitta"
Luigi de Magistris, ex pm e sindaco di Napoli, a LaPresse ha dichiarato che “magari oggi ci racconteranno che con la morte di Messina Denaro se ne va uno degli ultimi esponenti della mafia, come se la mafia fosse stata sconfitta. Invece io credo che la sua morte rappresenti simbolicamente il definitivo passaggio e consolidamento dalla fase di guerra, oltre che di trattativa, tra Stato e mafia, a quella della totale convivenza”
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Ingroia: "Morto un latitante di Stato"
Ai microfoni di LaPresse, l’ex pm di Palermo Antonino Ingroia ha dichiarato che si è chiusa “un’epoca, una stagione che è stata tra le più terribili del nostro Paese. La stagione delle stragi, della trattativa, della compenetrazione tra mafia, associazioni, servizi segreti deviati, complicità. Matteo Messina Denaro, più di qualsiasi altro latitante, più ancora di Riina e Provenzano, si può definire per quello che è emerso, per le coperture di cui ha goduto, un ‘latitante di Stato’. Quindi con la sua morte si chiude certamente quella stagione e si perde una opzione in più di sapere la verità su quella terribile stagione“.
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L'oncologo che l'ha curato: "Ha sempre accettato la malattia con dignità"
Matteo Messina Denaro “ha sempre accettato la malattia con dignità“. Così all’Adnkronos Luciano Mutti, primario del reparto di Oncologia presso l’ospedale San Salvatore de L’Aquila, dove il boss di Cosa Nostra era stato ricoverato. “È sempre stato un paziente interessato a seguire e a conoscere tutti gli step del decorso della sua patologia, in maniera anche abbastanza partecipe. All’apparenza era sereno, sereno come può esserlo un uomo consapevole di essere affetto da una malattia incurabile, che lo porterà alla morte. Abbiamo avuto un buon rapporto medico-paziente. Poi, 15 giorni fa l’ho lasciato alle cure palliative e non l’ho più visto, nell’ultimo periodo era sempre sedato“.
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AVS: "Proposta di legge per chiedere sempre l'autopsia per chi muore in carcere"
“Presenteremo una proposta di legge per chiedere che venga fatta una autopsia a chi muore durante la detenzione. L’esame disposto per il boss Messina Denaro deve diventare una prassi perché molti ‘poveri cristi’ finiscono i loro giorni in carcere e le loro famiglie non sanno come sia successo”. Lo afferma Francesca Ghirra, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, proponente il testo di legge.
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Ettore Rosato: "Fine di un'era"
“Una latitanza durata decenni. Nel 1993 viene inserito nella lista dei 10 uomini più ricercati al mondo. Con la morte di Matteo Messina Denaro, considerato l’ultimo padrino stragista di Cosa nostra si chiude un’era. Ma non finisce il nostro impegno nel combattere la criminalità, e il dovere di ricordare tutti coloro che, per sua volontà, hanno perso la vita. Dall’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo alle grandi stragi del ’92-’94. Messina Denaro è morto senza essersi pentito, noi invece continueremo a credere nella verità e nella giustizia”. Lo scrive sui social il deputato Ettore Rosato, appena espulso da Italia Viva.
Una latitanza durata decenni. Nel 1993 viene inserito nella lista dei 10 uomini più ricercati al mondo. Con la morte di #MatteoMessinaDenaro, considerato l’ultimo padrino stragista di #cosanostra si chiude un’ era. Ma non finisce il nostro impegno nel combattere la criminalità, e… pic.twitter.com/DjgxGsMPxq
— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) September 25, 2023
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Don Luigi Ciotti: "La morte non può cancellare la responsabilità di quella violenza"
“Oggi che lui se n’è andato, di fronte alla morte ciascuno si ferma, ma la morte non può cancellare le responsabilità di quella violenza, di quei crimini, di quelle centinaia di persone che sono state spazzate via”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, parlando di Matteo Messina Denaro durante la Giornata della Trasparenza organizzata dalla Città Metropolitana di Milano.
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Giuseppe Sala (sindaco di Milano): "Una sciagura per la nostra storia"
Matteo Messina Denaro, “al di là della pietà cristiana, certamente è stato un personaggio tragico nella storia italiana. Spero che queste figure non vengano mai mitizzate e prese nel senso giusto, cioè una sciagura per la nostra società“. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ripreso dall’Agi.
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Sandro Ruotolo: "Quella mafia è stata sconfitta e oggi Cosa nostra si sta riorganizzando"
“Matteo Messina Denaro è morto senza essersi pentito. È stato l’ultimo dei capi della stagione stragista di Cosa nostra. Quella mafia è stata sconfitta e oggi Cosa nostra si sta riorganizzando. È sempre pericolosa come sono pericolose camorra e l’ndrangheta che si stanno consolidando nelle regioni del centro-nord. Per noi la battaglia contro le mafie resta prioritaria. Per il Governo no”. Questo il post di Sandro Ruotolo, giornalista ed ex parlamentare.
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Matteo Salvini: "Non riesco a dire che mi dispiace"
“La preghiera non si nega a nessuno. Ma non riesco a dire che mi dispiace“. Lo scrive su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
La preghiera non si nega a nessuno.
Ma non riesco a dire che mi dispiace— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 25, 2023
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Il sindaco di Campobello di Mazara: "Ferite profondissime e mortali"
Il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, ha invece dichiarato che “ora si scrive la parole fine su colui che per 30 anni ha provocato ferite profondissime e mortali non soltanto nella nostra provincia. La morte, comunque, rappresentando la conclusione della vita terrena, pone ogni uomo davanti la giustizia divina. Lo Stato ha rispettato la Costituzione garantendo le massime cure al boss per salvargli la vita, nonostante l’indignazione del popolo italiano per la discriminazione rispetto alla qualità di trattamento con altri malati dello stesso tipo”.
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Il sindaco di Castelvetrano: "Ha fatto tanto male alla sua terra"
Enzo Alfano, il sindaco di Castelvetrano, ripreso dall’Ansa ha dichiarato: “Muore un uomo che ha fatto tanto male alla sua terra. Ci vorranno decenni ancora, prima che culturalmente si ponga fine a una mentalità, a una cultura, talvolta dilagante, di illegalità, di impunità, che lui e i suoi accoliti e altri prima di loro, hanno coltivato per troppo tempo. Ci attende un percorso inequivoco, di sana e oggettiva consapevolezza, che dovrà coinvolgere tutta la stragrande maggioranza di donne e uomini perbene di cui il nostro territorio è abitato, che dovrà negare ogni consenso a quanti, pochissimi invero, continuano ad avere ancora ‘annacamenti’ disdicevoli. Avrebbe potuto redimersi, non solo cristianamente, e fare nomi e raccontare fatti di cui è stato autore, artefice e mandante. Non l’ha fatto. Ed è un vero peccato per la giustizia. Un pensiero di vicinanza umana voglio esprimerlo alla figlia Lorenza, riconosciuta nelle ultime settimane, che reputo vittima innocente della situazione. Auspico che si chiuda definitivamente un capitolo e un libro tristissimo per questo straordinario territorio, pieno di grande storia e potenzialità mai dispiegate fino in fondo, perché avvolto da una cappa soffocante che ha tenuto ben lontano tanti imprenditori seri e investimenti puliti”.
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Il tweet di Roberto Saviano: "L'Italia continua a essere un paese a vocazione mafiosa"
“”Matteo Messina Denaro (1962-2023), assassino. Il boss è morto, l’Italia continua a essere un paese a vocazione mafiosa”. Così su X Roberto Saviano.
Matteo Messina Denaro (1962-2023), assassino.
Il boss è morto, l’Italia continua a essere un paese a vocazione mafiosa. pic.twitter.com/jkBcfmXdIZ
— Roberto Saviano (@robertosaviano) September 25, 2023
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Disposta l'autopsia prima del trasferimento a Castelvetrano
La salma di Matteo Messina Denaro è stata spostata dalla cella riservata ai detenuti del 41bis all’obitorio del carcere di L’Aquila, nei locali sotterranei inaccessibili, dove neanche la figlia Lorenza e la nipote Lorenza Guttadauro (suo avvocato di fiducia), che da giorni si sono trasferite in città per stare accanto al boss, possono avvicinarsi. Il corpo dovrà essere sottoposto ad autopsia prima di lasciare l’Abruzzo per essere tumulato a Castelvetrano.
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Le reazioni a L'Aquila, il sindaco: "Epilogo di una esistenza vissuta senza rimorsi né pentimenti"
A L’Aquila, il sindaco Pierluigi Biondi ha commentato così la morte di Messina Denaro: “È il punto su una vicenda che racconta di violenza e sangue, sofferenze ed eroismi. L’epilogo di una esistenza vissuta senza rimorsi né pentimenti. Un capitolo doloroso della storia recente della nostra nazione che non possiamo cancellare, ma di cui oggi possiamo narrare la fine grazie al lavoro delle donne e degli uomini che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la criminalità mafiosa. Il 1992 per me, e tanti come me, ha segnato un nuovo inizio dell’impegno politico: non avremmo ceduto al ricatto, ci saremmo battuti per un’Italia forte, orgogliosa, libera e coraggiosa (…). Ringrazio il personale del carcere Le Costarelle, le nostre forze dell’ordine, il nostro personale sanitario, per non aver mai fatto mancare professione e umanità“.
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La notizia fa il giro del mondo
Dagli Stati Uniti alla Germania, fino all’Argentina. La morte nella notte del boss mafioso Matteo Messina Denaro trova ampio risalto sui principali siti internet di tutto il mondo. Ecco i titoli:
- Cnn: “Il boss mafioso ‘Diabolik‘ muore in custodia dopo quasi 30 anni di latitanza“;
- Sky News Uk: “È morto il boss mafioso siciliano Matteo Messina Denaro. Messina Denaro è stato condannato per numerosi reati, incluso per il suo ruolo nella pianificazione degli omicidi del 1992 dei procuratori antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“;
- Guardian: “L’ultimo padrino” della mafia siciliana è morto dopo una lunga malattia. Il boss di Cosa Nostra era latitante dal 1993 ed era stato arrestato a gennaio mentre era in ospedale“;
- Le Monde: “La morte del boss mafioso Matteo Messina Denaro, ex latitante più ricercato d’Italia. Affetto da un cancro incurabile, questo fedelissimo di Totò Riina, direttamente coinvolto in diverse decine di omicidi, è stato arrestato il 16 gennaio a Palermo senza opporre resistenza, dopo tre decenni trascorsi nella clandestinità“;
- El Mundo: “È morto a 61 anni il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, era stato arrestato lo scorso gennaio a Palermo dopo 30 anni di latitanza“;
- Vanguardia: “Messina Denaro, l’ultimo padrino, porta nella tomba i segreti di Cosa Nostra“;
- Zdf: “Morto il boss della mafia italiana Messina Denaro, per le conseguenze del cancro. Era accusato di aver commesso o organizzato decine di omicidi: Messina Denaro è stato a lungo il boss mafioso più ricercato d’Italia. Ora il 61enne è morto in carcere“.
- Clarin: “È morto lo storico capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Aveva 61 anni ed era malato di cancro irreversibile al colon. Era stato arrestato lo scorso gennaio, dopo tre decenni di latitanza“.
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Matteo Messina Denaro è morto a 61 anni
Morto il boss Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio scorso dopo 30 anni di latitanza. Dallo scorso agosto era ricoverato in una stanza blindata dell’ospedale a L’Aquila.