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Matteo Messina Denaro "non ne ha per molto": Salvatore Baiardo parla della salute del boss a Non è l'Arena

Salvatore Baiardo torna a parlare di Matteo Messina Denaro a "Non è l'Arena". L'ipotesi sulle condizioni di salute e l'avvertimento a Massimo Giletti

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Matteo Messina Denaro sta per morire. È questa la tesi di Salvatore Baiardo, ex uomo di fiducia dei Graviano, sulle condizioni di salute del boss di Cosa Nostra, arrestato il 16 gennaio dopo una latitanza di 30 anni, e ora in carcere a L’Aquila. Baiardo, a novembre, aveva ‘profetizzato’ la cattura di Messina Denaro. Cosa ha detto ai microfoni di ‘Non è l’Arena’, trasmissione condotta da Massimo Giletti su La7, domenica 22 gennaio.

Baiardo sulla salute di Messina Denaro

Matteo Messina Denaro non ne ha per molto“, ha dichiarato Salvatore Baiardo a Non è l’Arena su La7.

Poi ha aggiunto: “Penso non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo“.

La profezia sull’arresto

In tanti si sono chiesti come abbia fatto Salvatore Baiardo a predire l’arresto di Messina Denaro, latitante da 30 anni, lo scorso 5 novembre.

Sempre a ‘Non è l’Arena’, infatti, aveva sostenuto come il boss non stesse bene e che ci fosse una presunta trattativa per consegnarsi: “Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato, che faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi e fare un arresto clamoroso, e magari arrestando lui esce qualcuno che ha l’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore. Sarebbe un fiore all’occhiello“.

Ad alcuni sembra una profezia, ma chi fra gli investigatori lo conosce avverte: “È un uomo dei Graviano“. E ogni sua parola va pesata.

La premeditazione dell’arresto è stata esclusa dai carabinieri del Ros, ma l’anticipazione di Baiardo ha lasciato dubbi in tantissime persone.

Domenica 22 gennaio, Baiardo è tornato sulla sua ‘profezia’, dichiarando che le notizie su Messina Denaro gli fossero arrivate “da un ambito palermitano, ma non dai fratelli Graviano, sono 30 anni che non li vedo e sento. Sono 1022 le persone che hanno l’ergastolo ostativo, non può far comodo solo ai Graviano. I Graviano hanno staccato la spina da Palermo”.

Chi gli avrebbe quindi parlato di Messina Denaro?  “La mia non era una profezia. La fonte? Non posso dirlo in televisione – ha risposto -: sappiamo che non è tutto finito, è finito con l’arresto di Denaro quel tipo di epoca. Stiamo dando troppa credibilità ai pentiti. Trovatemi un pentito che si sia pentito da uomo libero, tutti si sono pentiti per non fare galera. Non sono un pentito, non l’ho mai fatto. Ho fatto 12 querele contro chi mi chiama pentito“.

L’agenda rossa di Borsellino e l’avvertimento a Giletti

Baiardo ha poi proseguito dicendo di aver “visto dei fogli che riproducevano l’agenda rossa di Paolo Borsellino”. Agenda che sarebbe “passata da mano in mano”, ha aggiunto.

Quindi, l’avvertimento a Massimo Giletti: “Lei sta rischiando molto, a 360 gradi. E non solo a livello di mafia…“.

Chi è Salvatore Baiardo

Salvatore Baiardo, come riportato da ‘Repubblica’, è nato a Palermo ma poi si è trasferito a Omegna, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte.

Lì è stato gelataio e consigliere comunale del Partito socialista democratico italiano (Psdi), ma soprattutto uomo di fiducia dei fratelli Graviano che in zona hanno gravitato per circa 4 anni.

Nel 2012, Baiardo è riapparso, fornendo nuove dichiarazioni a giornali e tv: ha sostenuto che i Graviano non fossero a Palermo nel 1992 e che quindi non siano stati i responsabili della strage di via D’Amelio, come sostenuto da pentiti come Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, l’autista del boss di Brancaccio. Anche se, a smentirlo, ci sarebbero prove che confermerebbero la presenza dei Graviano in Sicilia.

Nel novembre 2022, la previsione dell’arresto di Matteo Messina Denaro.

matteo-messina-denaro-arresto Fonte foto: ANSA
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