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Matteo Messina Denaro in coma irreversibile: ha firmato il testamento biologico, non verrà tenuto in vita

Il boss Matteo Messina Denaro è in condizioni di salute sempre più precarie a causa di un tumore

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L’ex boss non verrà tenuto in vita con le macchine. Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro sono peggiorate negli ultimi giorni ed è ormai in coma irreversibile e sottoposto alla sola terapia del dolore. Al capezzale la figlia da poco riconosciuta e la nipote.

Le condizioni di Matteo Messina Denaro peggiorano

Matteo Messina denaro non è più alimentato per endovena. Stando a quanto riporta il sito ‘Tgcom24’, l’ex boss di Cosa Nostra è ormai sottoposto alla sola terapia del dolore, come indicato nel suo testamento biologico.

Le condizioni di salute dell’ex latitante più ricercato d’Italia sarebbero peggiorate durante la giornata di giovedì, quando a seguito di un collasso causato da un’emorragia che ne ha compromesso definitivamente i parametri vitali.

Messina Denaro ComaFonte foto: ANSA
La Corte che ha condannato Matteo Messina Denaro in appello per le stragi del 1992

Messina Denaro è ricoverato nel reparto per detenuti dell’ospedale dell’Aquila, dopo che la sua malattia ha convinto le autorità a farlo trasferire dalla struttura carceraria della città abruzzese nella quale era detenuto in regime di carcere duro 41bis.

Di cosa è malato l’ex boss di Cosa Nostra

Il deterioramento delle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro non è improvviso, ma dura fin da prima che il boss venisse catturato dalle autorità dopo decenni di latitanza.

L’ex padrino è infatti malato di un grave tumore al colon, in uno stadio così avanzato da essere considerato terminale dai medici. Fin dal 12 settembre infatti le cure oncologiche gli erano state sospese in favore di una terapia palliativa volta a ridurre il dolore.

Al suo capezzale si trovano la nipote, nonché avvocata che ha seguito le vicende giudiziarie dell’ex boss dopo la cattura, Lorenza Guttaduria e la figlia Lorenza Alagna, avuta durante la latitanza ma riconosciuta soltanto dopo la cattura.

La cattura e il rifiuto a collaborare con la giustizia

Proprio la grave malattia è stata uno degli elementi che ha portato alla cattura dell’ultimo boss di Cosa Nostra. Messina Denaro è arrivato a sostenere che, se non fosse stato per il tumore al colon, le forze dell’ordine non lo avrebbero mai trovato.

Fin dai primi giorni successivi all’arresto, Matteo Messina Denaro si è rifiutato di collaborare con la giustizia italiana, fino a quando non è andato in coma irreversibile e l’alimentazione gli è stata sospesa.

È stato condannato per numerosi omicidi e come mandante delle stragi in cui rimasero uccisi i giudici Falcone e Borsellino.

MESSINA DENARO Fonte foto: ANSA
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