Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: appello Iran al mondo islamico, conferme sui bimbi decapitati
Quinto giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti da una parte e dall'altra
Prosegue la tensione in Medio Oriente tra Israele e Hamas, con la guerra giunta oggi al 5° giorno. Il bilancio stimato dei morti israeliani è di 1.300, con 3.300 feriti. Le vittime palestinesi sarebbero oltre 1.400, con circa 6 mila feriti. Tra i dispersi ci sarebbero anche tre italo-israeliani, l’ultimo individuato dalla Farnesina è Nir Forti: era tra i ragazzi presenti al rave di Reim con un’amica e sarebbe stato ferito. Nel frattempo Israele taglia luce, acqua e benzina a Gaza “finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa”, mentre l’Iran lancia un appello al mondo islamico e la tv siriana parla di raid israeliani su Damasco e Aleppo. La piattaforma X di Elon Musk, invece, annuncia la cancellazione di migliaia di post sull’attacco di Hamas, dopo le accuse di disinformazione. Confermata invece la notizia dei bambini decapitati.
Il racconto della giornata
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Dispersa la manifestazione pro Palestina a Parigi
Si erano radunate circa 3.000 persone per manifestare in favore dei palestinesi, ma la polizia le ha disperse con il lancio dei gas lacrimogeni e l’uso di idranti. Dieci i fermati. Fra gli slogan: “La Palestina vincerà” e “Israele assassini, Macron complice”. Segnalati altri raduni pro Palestina in tutta la Francia nonostante i divieti.
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Polemiche per Patrick Zaki al Salone del libro di Torino
All’indomani dell’attacco di Hamas contro i civili israeliani l’attivista egiziano Patrick Zaki ha definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu un “serial killer”. La dichiarazione è costata a Zaki la partecipazione a Che tempo che fa sul canale Nove e ha scatenato le polemiche per la sua presenza al Salone del libro di Torino. Il Sermig ha negato la sua disponibilità per la presentazione del libro Sogni e illusioni di libertà. La mia storia. La nuova location sarà il club Hiroshima Mon Amour di Torino.
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Ursula von der Leyen e Roberta Metsola in Isreaele
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola si recheranno in Israele domani. La notizia è trapelata dai media israeliani.
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Il segretario della Difesa Usa va in Israele
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin sarà in Israele venerdì 13 ottobre. Si tratta del secondo membro del governo americano a recarsi a Tel Aviv in 48 ore. In programma un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant.
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Neutralizzato terrorista dell'attentato a Gerusalemme
La polizia israeliana è intervenuta prontamente dopo l’attentato a Gerusalemme di questa sera, neutralizzando il terrorista che aveva tentato la fuga. È accaduto nelle vicinanze della porta di Erode: un soggetto armato ha aperto il fuoco contro agenti di polizia all’ingresso della stazione di polizia di Shalem. In seguito all’attacco, due agenti di polizia sono rimasti feriti e sono stati prontamente assistiti. La polizia ha mobilitato ingenti forze per condurre perquisizioni nella zona e verificare la possibile presenza di complici.
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Ok della Knesset al governo di emergenza nazionale in Israele
La Knesset ha dato il via libera al governo di emergenza nazionale. Secondo quanto riferito da Haaretz, il parlamento israeliano ha approvato le nomine dei membri del partito di Unità Nazionale, tra cui Benny Gantz, Gadi Eisenkot, Gideon Saar, Chilli Tropper e Yifat Shasha-Biton, in qualità di ministri senza portafoglio. Durante la sessione, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha annunciato l’attivazione di alcune clausole che consentirebbero di “dichiarare guerra o intraprendere azioni militari significative”, delegando l’autorità al comitato di gabinetto di emergenza che include lo stesso primo ministro, il ministro della Difesa Yoav Gallant e Gantz.
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Attentato a Gerusalemme, due agenti feriti: uno è grave
Nelle vicinanze della Città Vecchia di Gerusalemme si è verificato un attentato a colpi di arma da fuoco, secondo quanto riportato dai media israeliani. La situazione ha visto una sparatoria nei pressi della Porta di Erode, che ha causato il ferimento di due agenti della sicurezza. Uno di loro sarebbe in gravi condizioni.
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Erdogan: "Gli Stati Uniti gettano benzina sul fuoco"
“Invece di abbassare la tensione, gli Usa gettano benzina sul fuoco mandando navi da guerra nel Mediterraneo”. A dichiararlo è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una dichiarazione riportata da Sabah. “Gli Stati sono vincolati a difendere i diritti umani dalle leggi di guerra, purtroppo stiamo assistendo alla graduale erosione di questo impegno fondamentale da parte di Israele”, ha specificato Erdogan riferendosi alla mancanza di forniture idriche ed elettriche a Gaza.
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Blinken: "Le foto degli orrori di Hamas mi ricordano l'Isis"
Le immagini della guerra in Israele “mi hanno riportato alla memoria la violenza dell’Isis”. A dichiararlo il segretario di Stato Usa Antony Blinken durante una conferenza stampa a Tel Aviv. “Le foto che ho visto di bambini e neonati massacrati, soldati decapitati, ragazzi bruciati vivi sono al di là di ogni immaginazione. Quasi incomprensibili” ha aggiunto.
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Regno Unito, nuove misure per la sicurezza della comunità ebraica
Il governo britannico ha preso misure decisive per rafforzare la sicurezza della comunità ebraica, in risposta all’incremento significativo di atti antisemiti che è seguito al conflitto in corso tra israeliani e palestinesi. Il comunicato ufficiale di Downing Street ha annunciato un finanziamento di 3 milioni di sterline destinato al Community Security Trust, un’organizzazione benefica ebraica.
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La Francia vieta manifestazioni pro Palestina
Il Ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha emesso un divieto sulle manifestazioni pro-palestinesi in Francia, sostenendo che tali eventi potrebbero disturbare l’ordine pubblico. Attraverso un telegramma inviato ai prefetti e rivelato dall’Agenzia France-Presse (Afp), Darmanin ha richiesto il divieto delle manifestazioni filo-palestinesi e ha dichiarato che gli organizzatori e i disturbatori dell’ordine pubblico dovrebbero affrontare fermi giudiziari.
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Hamas: "Pianificato per due anni l'attacco"
In un’intervista trasmessa su Russia Today TV l’8 ottobre 2023, l’importante esponente di Hamas, Ali Baraka, ha rivelato che l’organizzazione aveva segretamente pianificato un’invasione nel sud di Israele per gli ultimi due anni. Questa è stata la ragione per cui Hamas non si è unita alla Jihad islamica palestinese durante le precedenti fasi di conflitto con Israele. Baraka ha spiegato di aver informato i loro alleati, tra cui Hezbollah, Iran, Turchia e Russia, solo una volta avviata l’invasione. Inoltre, ha sottolineato che qualsiasi futuro accordo per lo scambio di prigionieri dovrebbe includere anche i detenuti di Hamas negli Stati Uniti.
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Almeno 1.417 i morti palestinesi nei raid israeliani a Gaza
È di 1.417 morti e 6.238 feriti il bilancio provvisorio delle vittime palestinesi delle incursioni israeliane nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto il Ministero della Sanità del Territorio costiero.
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Abu Mazen: "Contro uccisioni di civili da ambo le parti"
“Rigettiamo le pratiche relative all’uccisione o agli abusi sui civili da entrambe le parti perché violano la morale, la religione e il diritto internazionale”. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen incontrando al re Abdallah di Giordania, citato dalla Wafa. Il leader ha anche chiesto “la fine immediata dell’aggressione al popolo palestinese”.
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Hamas: "Preparavamo l'attacco da due anni"
Due anni di preparazione per l’attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell’operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico. Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi ‘alleati’ sono stati informati solo dopo l’inizio delle azioni militari. In un’intervista diffusa dall’emittente l’8 ottobre, Baraka rivela che “si poteva contare sulle dita di una mano” il numero di dirigenti che sapeva con precisione il momento di inizio dell’attacco e che era assai ristretto anche il numero di coloro che sapevano dell’operazione.
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Herusalem Post, foto verificate confermano bimbi decapitati
Il Jerusalem Post conferma la decapitazione di bambini durante l’attacco di Hamas al kibbutz di Kfar Aza, nel sud di Israele: “Il Jerusalem Post può confermare, sulla base di foto verificate, che le notizie su bambini decapitati e bruciati durante l’assalto di Hamas sono corrette. Che il loro ricordo sia di benedizione”, scrive il giornale in un tweet.
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Nato: ""ntità ostili a Israele non acuiscano il conflitto"
“Israele ha il diritto di difendersi e la protezione dei civili è essenziale. Nessuna nazione o organizzazione ostile a Israele dovrebbe cercare di trarre vantaggio dalla situazione o di intensificare il conflitto”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa ripresa dall’Ansa dopo la riunione dei ministri della Difesa all’Alleanza, facendo in particolare riferimento all’Iran e a Hezbollah
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Capo esercito Israele: "Gaza non sarà più quella di prima"
“Gaza non sarà più quella di prima”. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi nel suo primo intervento pubblico dall’inizio della guerra
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I raid di Israele in Siria su depositi di armi iraniane
I raid aerei attribuiti a Israele contro gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco hanno preso di mira depositi di armi iraniane custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani presenti in Siria. Lo riferiscono media panarabi che citano fonti della sicurezza siriane, riprese dall’Ansa.
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Netanyahu: "Hamas deve essere schiacciato come l'Isis"
“Hamas deve essere schiacciato come l’Isis”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
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Tv Siria: raid di Israele su Damasco
La tv siriana annuncia raid israeliani su Damasco. I media riferiscono che è stata colpita la zona vicino all’aeroporto. La radio governativa Sham Fm afferma che la difesa aerea siriana è impegnata contro l’attacco. Lo riporta Times of Israel.
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Jihad islamica, porteremo la battaglia oltre Gaza
“La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto”. Ad affermarlo, in un nuovo audio, è Abu Hamza, il portavoce delle Brigate Quds Brigades, l’organizzazione armata della Jihad islamica, citato dal network libanese Al Mayadeen e ripreso dall’Ansa. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania, Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, a impegnarsi negli scontri contro l’occupazione israeliana. “Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina così come lo eravamo dentro – ha detto -. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti”.
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Lanciati 50 missili sull'insediamento di Sderot
Un attacco con 50 missili è stato lanciato sull’insediamento di Sderot. Lo hanno annunciato le Brigate Al-Qassam su Telegram.
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Portavoce Hamas, prigionieri israeliani sono oltre 120
Hamas ha confermato di avere nelle sue mani oltre 120 prigionieri. Lo ha fatto sapere la tv israeliana Kan citando il portavoce della fazione palestinese Abdel Latif Kanua.
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Hamas, sale a 1.354 morti il bilancio a Gaza
l bilancio dei morti a Gaza sale a 1.354, secondo fonti ufficiali di Hamas.
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Ceo X si difende: "Rimossi migliaia di post su Hamas"
La piattaforma X di Elon Musk, ha segnalato o rimosso “decine di migliaia” di post sull’attacco di Hamas. Lo riferisce la Ceo Linda Yaccarino. “Dopo l’attacco terroristico a Israele, abbiamo preso provvedimenti per rimuovere o segnalare decine di migliaia di contenuti”, ha scritto l’amministratore delegato Linda Yaccarino in una lettera di mercoledì in risposta alle critiche dell’Unione europea.
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L'appello dell'Iran: "Il mondo islamico si unisca contro Israele"
“Oggi tutti i Paesi islamici e arabi, come anche le popolazioni che vogliono la libertà nel mondo, devono trovare un accordo e raggiungere una cooperazione in un percorso per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa”. Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante una telefonata con l’omologo siriano Bashar al-Assad, come riporta Mehr, citato dall’Ansa. “Di conseguenza, la Repubblica islamica dell’Iran tenterà di trovare questa convergenza il prima possibile, mettendosi in contatto con i Paesi islamici”.
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Ministro Israele: "Hamas è l'Isis di Gaza"
“Hamas è l’Isis di Gaza, un’organizzazione selvaggia, finanziata e sostenuta dall’Iran. Hamas è l’Isis“. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in una riunione a Bruxelles con i colleghi della Nato. “Siamo stati colpiti duramente. Ma non commetteremo errori: il 2023 non è il 1943. Siamo gli stessi ebrei, ma abbiamo capacità diverse”. Gallant ha anche mostrato un video non censurato di alcuni degli atti orribili commessi da Hamas contro civili e soldati israeliani, nonché cittadini stranieri che sono stati rapiti o uccisi, come riporta l’Ansa.
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L'accusa di Israele: "Hamas ha portato bandiere dell'Isis nei kibbutz"
Hamas avrebbe portato bandiere dell’Isis nell’attacco ai kibbutz di sabato 7 ottobre. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, ripreso dall’Ansa, citando in particolare il kibbutz di Sufa. Il portavoce militare Daniel Hagari ha precisato che in uno scontro a fuoco avvenuto ai bordi della linea di demarcazione con la striscia di Gaza ”12 terroristi sono stati uccisi e altri 14 sono stati fatti prigionieri”. Alcuni di loro avevano bandiere dell’Isis, secondo Hagari. ”Hamas è come l’Isis”, ha ripetuto più volte citando anche una espressione in merito del presidente Usa Joe Biden.
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Hamas: "Non abbiamo paura, Israele la pagherà cara"
“Non abbiamo paura” e “Gaza non è un giardino e gli costerà molto caro”. Sono le parole riportate dalla tv satellitare al-Jazeera di un esponente dell’ufficio politico di Hamas, Ghazi Hamad.
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Sospetti della Germania sull'Iran
“Finora non abbiamo prove tangibili che l’Iran abbia dato un sostegno concreto e operativo a questo vile attacco di Hamas. Ma è chiaro a tutti noi che senza il sostegno iraniano negli ultimi anni Hamas non sarebbe stato in grado di compiere questi attacchi senza precedenti in territorio israeliano”: lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in Parlamento a Berlino secondo un testo del suo discorso, citato dall’Ansa.
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Stop a luce, acqua e benzina a Gaza fino al rilascio degliostaggi
Non sarà fornita elettricità, acqua e benzina a Gaza finché gli ostaggi israeliani non torneranno a casa: lo ha detto il ministro dell’Energia israeliano, Israel Katz. “Umanitarismo per umanitarismo. E nessuno ci può fare prediche sulla moralità”, ha aggiunto ripreso dall’Ansa.
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Bilancio morti Gaza
Il Ministero della Salute di Gaza ha fatto sapere che a causa dei bombardamenti dell’aviazione di Israele nell’enclave palestinesi vi sono 1.203 e 5.763 feriti. Secondo i militari israeliani la gran parte dei morti a Gaza appartiene ad Hamas.
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Il segretario Usa Blinken è arrivato in Israele
Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken è arrivato in Israele in visita dopo gli attacchi di Hamas. Incontrerà il premier Benyamin Netanyahu, membri del governo e il presidente Isaac Herzog.
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Saliti a 1.300 i morti in Israele dopo l'attacco di Hamas
Il bilancio dei morti in Israele a causa dell’attacco di Hamas è arrivato a 1.300 con circa 3.300 feriti, di cui 28 in condizioni critiche e 350 in gravi condizioni. Lo riportano i media.
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Blinken atteso per oggi in Israele dove vedrà Netanyahu
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atteso per oggi in Israele dove incontrerà il premier Benyamin Netanyahu, membri del governo e il presidente Isaac Herzog. Secondo i media, Blinken vedrà anche i familiari degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e portati a Gaza. Blinken – secondo le informazioni – vedrà domani anche il presidente palestinese Abu Mazen. Lo riferisce l’Ansa.
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Sirene di allarme razzi nel centro di Israele
Le sirene di allarme per i razzi lanciati da Gaza stanno ora risuonando nella zona centrale di Israele. Lo ha detto l’esercito, ripreso dall’Ansa.
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Sale a 11 il numero dei dipendenti Onu morti nei raid israeliani su Gaza
È salito ad almeno 11 il numero dei morti tra i dipendenti delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza a seguito della campagna di attacchi aerei intrapresa dalle Forze di difesa israeliane lo scorso fine settimana, in risposta ai sanguinosi attacchi sferrati dal gruppo palestinese Hamas contro diversi insediamenti israeliani. Lo ha riferito il segretario generale dell’Onu Guterres.
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Media Israele: falso il rilascio di 3 ostaggi da parte di Hamas
Alcuni media israeliani hanno smentito la liberazione di tre ostaggi, una donna e i suoi due bambini, annunciata da Hamas con un comunicato. In un video trasmesso successivamente da Al-Aqsa Tv, il canale del gruppo islamico, si vedono una donna in camicia blu con due bambini e tre uomini armati che si allontanano da una zona con filo spinato che sembra essere la recinzione eretta da Israele attorno alla Striscia di Gaza. Secondo la televisione pubblica israeliana, queste immagini mostrano persone che “non sono mai state portate a Gaza”.
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Israele: "Pechino deve assumere un atteggiamento più equilibrato"
La Cina ha bisogno di assumere “un atteggiamento più equilibrato” sul conflitto tra Israele e Hamas. Lo afferma l’ambasciatrice israeliana a Pechino, lrit Ben-Abba, in un’intervista a Bloomberg Tv, anticipando che Zhai Jun, l’inviato cinese per il Medio Oriente, dovrebbe avere oggi colloqui con la parte israeliana, dopo le telefonate di martedì e mercoledì avute, rispettivamente, con quelle egiziana e palestinese. “L’inviato speciale cinese avrà una conversazione telefonica con la parte israeliana”, ha detto la diplomatica, secondo cui Pechino potrebbe parlare oggi della vicenda nel briefing quotidiano del ministero degli Esteri.
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Oltre 50 morti e 280 feriti nei raid notturni sulla Striscia di Gaza
Almeno 51 persone sono morte e altre 281 rimaste ferite in attacchi aerei compiti stanotte sulla Striscia di Gaza dall’esercito di Israele, secondo il Ministero della Sanità palestinese citato dai media locali. Il dicastero ha affermato che gli attacchi hanno colpito Sabra, Al Zaytoun, Al Nafaq e Tal Al Hawa e Khan Younis. “Le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso”, riferisce l’emittente Al Jazeera. Il canale tv Al Mayadeen afferma che 450 obiettivi terrestri sono stati attaccati tra Gaza, Jabaliya e Khan Younis.
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Le zone del conflitto tra Israele e Hamas
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Continua la guerra tra Israele e Hamas. Mercoledì 11 ottobre il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato, subito dopo aver varato un Governo di emergenza nazionale, che “ogni membro di Hamas è un uomo morto”. L’obiettivo per adesso resta la Striscia di Gaza, ma sul fronte con il Libano rischia di esplodere un conflitto anche con Hezbollah.
Nel frattempo, durante un attacco, Israele ha ucciso la famiglia di Mohammed Deif, il leader militare di Hamas.
Sotto le bombe, Gaza è rimata al buio: l’assedio è partito col taglio delle forniture da parte di Israele, poi anche l’unica centrale elettrica nella Striscia ha smesso di funzionare.
Danni anche in Israele, coi razzi di Hamas che hanno colpito un ospedale ad Ashkelon ma anche Tel Aviv, soprattutto nella zona dell’aeroporto internazionale Ben Gurion.
Il bilancio dei morti in Israele supera i 1.200 (189 soldati), con 2.700 feriti.
A Gaza le vittime sono arrivate a 1.055 (inclusi 11 membri dello staff dell’Onu e 30 allievi delle scuole Unrwa), oltre 5 mila i feriti.
C’è chi cerca di scappare dalla Striscia, ma il valico di Rafah con l’Egitto resta chiuso.