Guerra Israele-Hamas, ultime news oggi: attentato alla fermata del bus a Gerusalemme: 3 morti e 13 feriti
Cinquantaquattresimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
La guerra tra Israele e Hamas è giunta al suo 54esimo giorno. Il conflitto ha prodotto fino a ora oltre 14.800 palestinesi uccisi, di cui 5.600 bambini, secondo Il ministero della Salute di Gaza. In Israele sono invece 1.200 i morti nell’attacco del 7 ottobre. Si lavora per estendere ancora il cessate il fuoco.
Le forze di difesa israeliane hanno confermato l’accordo per un altro giorno di tregua del conflitto con Hamas “alle stesse condizioni precedenti, che sono il cessate il fuoco e l’ingresso di aiuti umanitari”.
Da Hamas, intanto, è arrivata la nuova “lista” di nomi di donne e bambini tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati durante la giornata in cambio di prigionieri palestinesi, in conformità con l’accordo di tregua con il movimento islamista palestinese.
Nel frattempo un attentato a Gerusalemme, secondo Israele organizzato proprio da Hamas, ha causato 3 morti – tra cui una 24enne incinta – e 6 feriti.
Il racconto della giornata
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Blinken: "Prolungare la tregua per l'ottavo giorno e oltre"
Prolungare la tregua a Gaza per “l’ottavo giorno e oltre”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a Tel Aviv, dopo una visita in Israele e in Cisgiordania. “Chiaramente, vogliamo vedere questo processo continuare ad andare avanti”, ha aggiunto.
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Rivelati i nomi degli ostaggi liberati in serata: sono 5 donne e un 18enne
Alcuni media israeliani, come Ynet, hanno diffuso i nomi dei 6 ostaggi israeliani rilasciati in serata da Hamas. Sono Aisha Ziyadne, 17 anni, e suo fratello Bilal Ziyadne (18), i cui genitori sono ancora in ostaggio; Shani Goren (29), operatrice educativa in un kibbutz; Sapir Cohen (29), il cui compagno Sasha Trupanov è ancora prigioniero; Ilana Gritzewsky (30), mentre il suo compagno Matan Tsngauker è ancora in ostaggio; Nili Margalit (40), infermiera pediatrica. Tra gli 8 ostaggi rilasciati oggi (incluse le due donne del pomeriggio), ce ne sono con doppia nazionalità di Uruguay, Messico e Russia.
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I 6 ostaggi liberati stasera sono arrivati in Israele
I 6 ostaggi liberati dalla prigionia di Hamas a Gaza si trovano attualmente in territorio israeliano. Lo comunicano le forze di difesa israeliane. Ora si recheranno alla base aerea di Hatzerim per sottoporsi ad una prima valutazione sanitaria. In seguito, verranno condotti in ospedale per ricongiungersi alle loro famiglie.
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Hamas disponibile a prolungare la tregua
Hamas è “disponibile a prolungare la tregua” con Israele che dovrebbe concludersi domani alle 7 (le 6 in Italia). Lo ha riferito una fonte vicina al movimento palestinese che governa la Striscia di Gaza.
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Esercito di Israele pronto a riprendere i combattimenti
Il portavoce delle Forze armate israeliane, Daniel Hagari, ha dichiarato che l’esercito è pronto a riprendere i combattimenti nella Striscia di Gaza se l’accordo di cessate il fuoco con Hamas non verrò rinnovato per un altro giorno. “Siamo pronti ad attaccare a qualsiasi ora, anche stasera”, ha detto.
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Il papà di Kfir a Netanyahu: hai ucciso la mia famiglia
“Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita”, portali “verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro”. In un video diffuso da Hamas Yarden Bibas, marito e padre di Shiri, Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni), ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid di Israele, si rivolge direttamente al premier Benyamin Netanyahu. Il filmato è preceduto da una dichiarazione di Hamas secondo cui “il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli”.
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Haaretz: presto rilascio 8 ostaggi e 3 corpi senza vita
È atteso a momenti il rilascio da parte di Hamas di altri 8 ostaggi israeliani che dovrebbe essere consegnati alla Croce Rossa e poi trasferiti in Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui sarebbero in corso negoziati anche per il rilascio di tre corpi israeliani tenuti a Gaza. La loro identità non è stata resa nota. Anche se potrebbe trattarsi dei tre ostaggi uccisi della famiglia Bibas, la mamma Shiri e i figli Ariel di 4 anni e il piccolo Kfir di 10 mesi. Hamas aveva precedentemente rilasciato due israeliani, Mia Schem di 21 anni (che ha anche la cittadinanza francese) e Amit Soussana di 40 anni, che erano arrivati in Israele.
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Usa insistono: non è momento per cessate fuoco permanente a Gaza
Per gli Stati Uniti non è ancora il “momento per un cessate il fuoco permanente” a Gaza. “Vogliamo che la tregua si allunghi all’ottavo, nono giorno ma non è il momento per un cessate il fuoco permanente”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
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Attentato a Gerusalemme, spari alla fermata del bus: 3 morti e 13 feriti
Due terroristi avrebbero aperto il fuoco nella città israeliana e sarebbero stati uccisi in circostanze ancora da chiarire. Le vittime sono due ragazze di 16 e 24 anni e un uomo di 70. Hamas rivendica l’attacco con un comunicato.
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Media: 7 autocisterne entrate a Gaza oggi
Solo sette autocisterne sarebbero entrate oggi nella Striscia di Gaza. A riferirlo è Al Jazeera che cita Wael Abu Mohsen, un funzionario sul lato palestinese del valico di frontiera di Rafah con l’Egitto. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha detto in precedenza che per soddisfare le attuali richieste di base, l’enclave richiede un milione di litri di carburante al giorno. Ha anche bisogno di almeno 1.000 camion di aiuti con altri beni di prima necessità al giorno.
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Tv: "Hamas potrebbe restituire oggi anche 3 cadaveri"
Israele si aspetta di ricevere stasera da Hamas anche i corpi senza vita di tre israeliani. Lo riferisce Canale 13, precisando che la loro identità non è stata resa nota. Oltre alle due donne già liberate nel pomeriggio, la tv sottolinea che ci si aspetta anche il rilascio di almeno altri 6 ostaggi.
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Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno scarcerati da Israele
Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno rilasciati oggi dalle carceri di Israele in cambio degli ostaggi israeliani liberati da Hamas. Lo ha dichiarato la Società dei Prigionieri Palestinesi che ha ottenuto la lista da Israele. Prima iniziassero che gli scambi tra ostaggi e detenuti la scorsa settimana, la Società dei Prigionieri Palestinesi aveva affermato che nelle carceri israeliane c’erano 7.200 prigionieri, tra cui 88 donne e 250 minorenni.
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Blinken a Ramallah condanna violenza estremista su civili
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nell’incontro a Ramallah con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, ha “condannato la violenza estremista contro i civili palestinesi in Cisgiordania e ha affermato che continuerà a insistere sulla piena responsabilità degli autori”. E’ quanto si legge in una nota del dipartimento di Stato, secondo la quale i due hanno “discusso degli sforzi per accelerare la fornitura di assistenza umanitaria a Gaza, anche sfruttando al massimo le pause umanitarie”. Blinken e Abu Mazen hanno parlato anche “dell’urgente necessità di misure per migliorare la sicurezza e la libertà dei palestinesi in Cisgiordania” mentre il capo della diplomazia americana “ha ribadito che gli Stati Uniti restano impegnati a compiere passi tangibili verso uno Stato palestinese”.
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Ambasciatore di Israele: "Finché Hamas sarà presente, nessun day after"
“Finché Hamas sarà presente, non ci sarà un Day After. Il cessate il fuoco è una vittoria per Hamas e un pericolo per l’intera regione”. Pur aprendo alla possibilità di nuove pause umanitarie nel conflitto in Medio Oriente, l’ambasciatore di Israele presso l’Unione europea e la Nato, Haim Regev, ribadisce l’opposizione di Tel Aviv all’ipotesi un cessate il fuoco: “le operazioni militari continueranno finché non porteremo a termine la nostra missione di riportare gli ostaggi a casa e di distruggere le capacità militari e governative di Hamas“. E Tel Aviv sembra chiudere anche alla necessità evocata tra gli altri dall’Ue di una soluzione a due Stati. “Non siamo ancora a quel punto” spiega il diplomatico, avvertendo che “iniziative e dichiarazioni di pace unilaterali, senza consultazione di tutte le parti e non basate sulla fiducia, sono destinate a fallire”.
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Cnn: "Ostaggi liberi a gruppi perché in zone diverse di Gaza"
Oggi gli ostaggi israeliani verranno rilasciati da Hamas in luoghi e orari diversi perchè si trovano in diverse località di Gaza. Lo ha riferito la Cnn citando un funzionario israeliano. Le prime due donne liberate sono state Amit Soussana e Mia Schem.
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Il Procuratore capo della Cpi in visita in Israele
Il Procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia, Karim Khan, “è in visita in Israele su richiesta e invito dei sopravvissuti e delle famiglie delle vittime degli attacchi del 7 ottobre”. Lo rende noto la stessa Cpi nel suo profilo X, aggiungendo che “il Procuratore visiterà anche Ramallah, Stato di Palestina, incontrando alti funzionari palestinesi”. “La visita, pur non essendo di natura investigativa, rappresenta un’importante opportunità per esprimere solidarietà a tutte le vittime e impegnarsi nel dialogo”, precisa la Cpi sempre su X.
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Macron: "Grande gioia per il rilascio della franco-israeliana Shem"
La liberazione di Mia Shem, ostaggio franco-israeliana, è “una grande gioia che voglio condividere con la sua famiglia e tutti i francesi”. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, commentando il rilascio da parte di Hamas della 21enne, rapita il 7 ottobre mentre si trovata al festival musicale Supernova.
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Idf: "Le due liberate sono in Israele, nelle prossime ore altri rilasci"
Mia Schem e Amit Soussana, le due donne tenute in ostaggio da Hamas che sono state liberate oggi, sono entrate in territorio israeliano. Lo rende noto l’esercito israeliano, precisando che dalla base Hatzerim, dove si farà una prima valutazione del loro stato di salute, saranno trasferite negli ospedali dove le aspettano i familiari. “Gli altri ostaggi saranno consegnati alla Croce Rossa nelle prossime ore”, ha detto ancora un portavoce dell’Idf.
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La Francia condanna l'attentato di Hamas a Gerusalemme
La Francia condanna “con la più grande fermezza l’attacco terroristico perpetrato oggi a Gerusalemme e rivendicato da Hamas, che ha causato almeno tre morti e diversi feriti”: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi, in cui vengono rivolte “le condoglianze ai familiari delle vittime nonché gli auguri di pronta guarigione ai feriti”.
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Ue: "Su Gaza dato un sostegno umanitario significativo"
“La Commissione europea sta già fornendo sostegno umanitario significativo alle persone a Gaza dove assistiamo a una catastrofe umanitaria senza precedenti, per più di due milioni di persone sul posto”. Lo ha detto la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Salute a Bruxelles. “Ci sono delle priorità che restano urgenti tra cui il rimpatrio di tutti gli stranieri e il ritorno di tutti gli ostaggi. Per quanto riguarda i civili a Gaza e tutto il sostegno di cui hanno bisogno nelle ultime settimane, i vari Stati membri hanno offerto molte donazioni e molti prodotti essenziali. Il commissario Lenarcic coopera per offrire il sostegno necessario, i finanziamenti per Gaza attraverso il team Europe attualmente ci rendono il principale donatore. Però sono dei lavori in corso in una situazione estremamente difficile. Per il momento questo è il punto della situazione con aiuti costanti per proteggere tutti i civili e tutti coloro che lavorano in questa situazione così difficile”. Nella sessione pubblica del Consiglio Kyriakids ha segnalato che “un sistema di evacuazioni mediche non è ancora stato istituito per Gaza, però va considerata questa idea se arrivasse una richiesta in questo senso. Con il meccanismo europeo di protezione civile abbiamo dato un aiuto ai Paesi partecipanti con voli per convogliare sostegno logistico e aiuti in natura. Apparecchiature mediche e farmaci sono stati donati da Svezia Spagna Polonia e altri sono già arrivati in Egitto per le esigenze più urgenti, che riguardano macchinari critici per cure intensive. Siamo pronti a convogliare tutta l’assistenza ulteriore che arriverà” e “forniremo continua assistenza per rispondere a esigenze più gravi. La protezione dei civili deve essere l’imperativo principale in tutti i casi”.
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Netanyahu ordina distruzione case autori attacco a Gerusalemme
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato che le case degli autori dell’attacco di oggi a Gerusalemme vengano sigillate e distrutte. È quanto si legge in una nota del Governo israeliano dopo una riunione con il ministro degli Interni, delle Finanze, il commissario di polizia e il capo dello Shin Bet. Il primo ministro Netanyahu, si legge, “ha ordinato di sigillare e demolire le case dei terroristi che hanno compiuto l’attacco a Gerusalemme oggi, di effettuare arresti su vasta scala contro i loro sostenitori e contro i mittenti, di attuare azioni mirate e operative contro i gruppi di sostegno dei terroristi”.
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Libera Mia, la franco-israeliana apparve in primo video Hamas
Sono Mia Schem di 21 anni e Amit Sosna di 40 anni le due donne appena rilasciate da Hamas. Mia – che ha anche la nazionalità francese – è stata rapita al festival di Reim, insieme a un amico, Elia Toledano, che è ancora in prigionia. La giovane apparve ferita nel primo video di un ostaggio diffuso da Hamas. Amit fu invece sequestrata dal kibbutz di Kfar Aza.
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Due ostaggi consegnati alla Croce Rossa
Due donne israeliane tenute in ostaggio a Gaza sono state consegnate alla Croce Rossa e sono dirette verso il territorio israeliano. Lo rende noto il portavoce militare dell’esercito di Israele. Nelle prossime ore, ha aggiunto, altri ostaggi dovrebbero tornare in libertà.
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Israele richiama ambasciatore in Spagna per consultazioni
Israele ha richiamato il suo ambasciatore a Madrid “per consultazioni” dopo le osservazioni del premier spagnolo Pedro Sanchez su Gaza. In un’intervista alla tv spagnola aveva dichiarato di avere “seri dubbi che (Israele, ndr) rispetti il diritto internazionale umanitario” e che “ciò che stiamo vedendo a Gaza non è accettabile“. La settimana scorsa, Israele ha convocato gli ambasciatori in Spagna e Belgio in seguito ad altri commenti fatti dai rispettivi premier durante la loro visita al valico di frontiera di Rafah in Egitto.
Lo riferisce il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen su X
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Medici italiani con Meloni a Dubai per curare bimbi Gaza
“D’intesa con gli Emirati Arabi è previsto l’invio di medici pediatri italiani dagli ospedali Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma per aiutare i medici emiratini nelle cure dei numerosi pazienti minori palestinesi trasferiti negli EAU in questi ultimi giorni. Il primo team di medici dagli ospedali Gaslini e Bambino Gesù arriverà oggi, 30 novembre, a Dubai, con il volo della presidente del Consiglio”. Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che è “allo studio anche lo schieramento di un ospedale da campo a Gaza assieme agli Emirati Arabi Uniti”.
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Hamas invoca un'escalation della resistenza contro Israele
Hamas invoca “un’escalation della resistenza” contro Israele nel comunicato con il quale rivendica la responsabilità dell’attentato a Gerusalemme. “Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin“, si legge nella nota della fazione islamica palestinese.
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Egitto e Qatar premono per una tregua di altri 2 giorni
Negoziatori egiziani e qatarioti stanno spingendo per ottenere una nuova estensione di due giorni del cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri prigionieri, secondo fonti del Cairo. Lo riporta Haaretz.
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Hamas rivendica l'attentato a Gerusalemme
Hamas rivendica in un comunicato l’attentato a Gerusalemme che ha ucciso tre israeliani.
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Auto travolge israeliani nella valle del Giordano, feriti
Un’auto ha travolto alcuni israeliani nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano, ferendo alcuni israeliani. Lo riferiscono i media, citati dall’Ansa, secondo cui potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, presumibilmente un palestinese, è stato ”neutralizzato”, ha riferito la radio pubblica Kan. L’esercito è accorso sul posto.
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Beduina incinta accoltellata a morte a Lod
Una giovane di circa 20 anni in stato di gravidanza è stata uccisa questa mattina a coltellate nel quartiere Ramot Eshkol a Lod, nel centro di Israele, come riporta Ynet. La polizia ha avviato indagini e perquisizioni e poche ore dopo ha informato dell’arresto di due sospetti, il padre e il fratello della donna, che vivono nella diaspora beduina e a Lod. In un video si vede l’accoltellatore aggredire la giovane da dietro, mentre al suo fianco ci sono il figlio di 5 anni, altri bambini e una donna. Dall’ospedale Shamir-Assaf Harofeh i medici hanno dichiarato di aver lottato per la vita della giovane e del feto ma senza successo. Lo riporta l’Ansa.
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A Rafah 10 ostaggi israeliani e 4 thailandesi
I 10 ostaggi israeliani e i 4 lavoratori thailandesi che avrebbero dovuto arrivare in Egitto ieri sera dalla Striscia di Gaza, sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa. Lo riferisce una fonte della sicurezza, citata dall’Ansa, precisando che ora verranno trasferiti dal valico di terra di Rafah al valico di Kerem Shalom, quindi, in aereo, in Israele.
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Sirene di allarme in Israele
Le sirene di allarme risuonano in Alta Galilea, a ridosso del confine con il Libano, in prossimità delle località di Sasa e Dovev. Lo ha riferito la radio militare: è possibile, ha aggiunto l’emittente citata dall’Ansa, che sia stato rilevato l’ingresso di un velivolo ostile.
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Attentato a Gerusalemme, Israele accusa Hamas
L’attentato odierno a Gerusalemme è stato condotto, ”a quanto pare”, da Hamas. Lo ha affermato il ministro per la sicurezza nazionale Itamar ben Gvir, dopo un primo sopralluogo sul posto. ”Attivisti di Hamas hanno organizzato l’attentato. Hamas ci parla a due voci: quella delle tregua e quella del terrorismo’. Non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra’, riporta l’Ansa.
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Almeno tre morti nell'attentato a Gerusalemme
Sale a 3 morti e 6 feriti il bilancio dell’attentato a Gerusalemme: le vittime, secondo Times of Israel, sarebbero una 16enne, una 24enne incinta e il rabbino 73enne Elimelech Waserman.
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Attentato a Gerusalemme ferisce almeno 6 persone
Almeno sei persone sono rimaste ferite in un attacco a fuoco a Gerusalemme, secondo quanto riferiscono i soccorsi israeliani. La polizia ha riferito che i due presunti aggressori “sono stati neutralizzati sul posto”.
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Qatar: tregua prosegue con le stesse condizioni
In un comunicato citato dai media internazionali, il Ministero degli Affari esteri di Doha ha affermato che la tregua a Gaza sarà prolungata per la giornata di oggi “alle stesse condizioni precedenti – che sono il cessate il fuoco e l’ingresso di aiuti umanitari – nel quadro della mediazione condivisa dallo Stato del Qatar con la Repubblica araba d’Egitto e gli Stati Uniti d’America”.
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Da Hamas nuova lista ostaggi che libera oggi
Il governo israeliano ha annunciato stamattina di aver ricevuto una nuova “lista” di nomi di donne e bambini tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati durante la giornata in cambio di prigionieri palestinesi, in conformità con l’accordo di tregua con il movimento islamista palestinese Hamas.
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Israele: la tregua a Gaza proseguirà
L’esercito israeliano ha dichiarato stamattina che la tregua con Hamas continuerà “alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi e nel rispetto dei termini dell’accordo”
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La mappa
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Nel 53esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, il quinto di tregua, l’esercito israeliano ha isolato Jenin, nel più grande dei numerosi raid nella Cisgiordania occupata. Anche l’ospedale non è stato risparmiato e si teme un’esperienza già vista a Gaza. Nel frattempo gli aiuti che entrano a Gaza sono stati considerati “insufficienti per soddisfare le vaste necessità”, come affermato dall’ONU. Anche l’Oms ha fatto sapere che esiste il rischio di diffusione di malattie infettive tra gli 1,8 milioni di sfollati di Gaza.