Attentato a Gerusalemme rivendicato da Hamas contro Israele, almeno 3 morti: uccisa anche una 24enne incinta
Tre morti in un attentato alle porte di Gerusalemme, tra le vittime una 24enne incinta: rivendicato da Hamas contro Israele
È di almeno 3 morti e 6 feriti il bilancio di un attentato avvenuto a Gerusalemme nella mattina di giovedì 30 novembre. L’attacco, secondo quanto riferito dalla polizia locale, è stato registrato a una fermata di un bus verso il quale due o più terroristi avrebbero aperto il fuoco. E Israele, che aveva raggiunto l’accordo per il settimo giorno di tregua, punta il dito contro Hamas dando al gruppo palestinese. A ragione, perché dopo alcune ore ha rivendicato l’attentato. Tra le vittime anche una ragazza di 24 anni, incinta.
- Attentato a Gerusalemme alla fermata del bus
- La dinamica dell'attentato
- Le accuse di Israele ad Hamas, poi la rivendicazione
Attentato a Gerusalemme alla fermata del bus
Secondo quanto riferito dalla polizia israeliana a perdere la vita sarebbero stati in 3 e almeno altre 6 persone sarebbero rimaste ferite all’ingresso di Gerusalemme. Stando a quanto riferito dal Jerusalem Post, che cita la polizia, “due terroristi” avrebbero aperto il fuoco contro una fermata del bus.
I due attentatori, emerge, sarebbero stati uccisi in circostanze ancora da chiarire. I primi soccorritori hanno rilevato la morte di una ragazza di 24 anni, incinta, poco più tardi è stato annunciato il decesso di un 73enne, il rabbino Elimelech Waserman, che non è sopravvissuto alle ferite riportate. Infine si è appreso di una terza vittima, una ragazza di 16 anni.
Le immagini dell’auto che ha condotto gli attentatori sul luogo dell’attacco
Dei feriti, si apprende, quattro sarebbero in condizioni gravi e non si esclude che il bilancio delle vittime possa aumentare nel corso delle ore.
La dinamica dell’attentato
I due attentatori, secondo quanto riferito dal capo della polizia Doron Turgeman, sarebbero due palestinesi di Gerusalemme est. I due sarebbero arrivati sul luogo in automobile e, scesi impugnando un fucile M-16 ed una pistola, hanno aperto il fuoco.
Turgeman ha aggiunto che sono stati uccisi dall’intervento immediato di due soldati che erano presenti sul posto e di un civile.
Le accuse di Israele ad Hamas, poi la rivendicazione
L’attentato a Gerusalemme arriva a poche ore dall’annuncio dell’accordo per l’ennesimo giorno di tregua tra Israele e Hamas. Ma l’attacco, secondo le forze israeliane, sarebbe stato condotto proprio dal gruppo palestinese.
Il ministro per la sicurezza nazionale Itamar ben Gvir, dopo un primo sopralluogo sul posto, ha infatti puntato il dito contro gli attivisti: “Hanno organizzato l’attentato. Hamas ci parla a due voci: una è quella delle tregua, l’altra è quella del terrorismo”.
“Noi – ha proseguito – non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra”.
Poche ore dopo Hamas, attraverso un comunicato, ha rivendicato l’attentato.