Covid, neonato di 16 giorni è grave a Vicenza: con lui la madre positiva e non vaccinata, parlano i medici
A Vicenza un bimbo di 16 giorni colpito dal Covid lotta tra la vita e la morte: con lui, in stanza, la madre positiva e non vaccinata
Nato solo 16 giorni fa, lotta contro il Covid, tra la vita e la morte. Il neonato è ricoverato nella Pediatria dell’Ospedale di Santorso di Vicenza ed è attaccato all’ossigeno. Ne dà notizia il Corriere della Sera, che aggiunge che il piccino sta ricevendo aiuto dalla macchina che lo aiuta a respirare, dandogli ossigeno ad alti flussi in quanto quelli bassi non bastano più. I medici che lo monitorano costantemente dicono che è a forte rischio.
Covid, bimbo di 16 mesi ricoverato: con lui la madre positiva e non vaccinata
“Abbiamo predisposto telecamere vicino alle culle – spiega il dottor Massimo Scollo, direttore della Pediatria dell’Ospedale Santorso di Vicenza – avere qualcuno accanto al bambino ventiquattro ore su ventiquattro è molto difficile, ma questi neonati non possono essere abbandonati neanche un istante”.
Con il neonato, nella stanza, oltre al personale sanitario, c’è sua madre, anche lei positiva al coronavirus e non vaccinata. Scollo racconta che in casi simili si concede l’ingresso in ospedale anche alle mamme positive perché “devono stare dentro coi bambini, il contatto è importantissimo anche per la guarigione, soprattutto a quest’età”.
Il medico spiega altri dettagli della vicenda, narrando che nell’ospedale ci sono stanze singole in cui vengono ricoverati sia i bimbi sia le madri. “Stanno accanto, finché non ci sono terapie intensive di mezzo – aggiunge Scollo -. Lui la sente vicina e questo lo aiuta a guarire”.
Covid, neonato di 16 giorni ricoverato: il peggioramento e la ripresa, prosegue il monitoraggio 24 ore su 24
Le condizioni del piccolo, un paio di giorni fa, si erano aggravate e lo si stava trasferendo nel reparto di terapia intensiva. Poi, fortunatamente, c’è stato un miglioramento.
“Purtroppo per bambini così piccoli il rischio è molto alto – puntualizza ancora Scollo – bastano due giorni senza nutrirsi e tutti i parametri saltano. Vanno in ipoglicemia, in disidratazione. Sono monitorati continuamente, altre soluzioni non ce ne sono. Le difficoltà respiratorie sono importanti ma iniziamo a vedere qualche debole miglioramento”.
Nel frattempo si sta cercando di capire se la variante che ha contagiato il neonato sia Omicron. “Stiamo sequenziando il virus – racconta Scollo – i dati comunque dicono che nel Vicentino è predominante la variante Omicron”.