Capotreno accoltellato, il racconto di Rosario Ventura sull'aggressione e il pensiero sullo sciopero
Il capotreno accoltellato alla stazione di Rivarolo (Genova), Rosario Ventura, ha raccontato l’aggressione e ha parlato dello sciopero dei treni
Era stato accoltellato durante il turno di lavoro, un avvenimento che ha sconvolto la categoria e portato a indire uno sciopero dei treni. Ora il capotreno Rosario Ventura sta meglio e ha raccontato la sua esperienza in un’intervista, dedicando anche un pensiero ai colleghi che si sono mobilitati per lui.
L’intervista al capotreno accoltellato
Ora sta decisamente meglio, ma i momenti di terrori vissuti non se ne andranno via per un po’: “Mi è rimasta la paura, sì”. Sono le parole di Rosario Ventura, il capotreno accoltellato intorno alle 13:30 di lunedì 4 novembre, mentre era in turno sul treno che collega Genova a Busalla.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato di quanto gli è accaduto e delle sue condizioni, precisando però di non voler entrare nei dettagli del caso dato che “c’è ancora tutta la pratica aperta, c’è ancora la denuncia in corso, mi hanno chiesto di valutare bene tutto prima di parlare”.
Il 44enne Ventura ammetta poi al giornalista che lo ha contattato che in queste giornate “mi sta chiamando il mondo. Fra colleghi, amici, parenti, l’azienda, voi giornalisti. È dalle sette di stamane che suona il telefono”.
Le parole di Rosario Ventura
Una delle prime cose che ha voluto dire Rosario Ventura riguarda lo sciopero organizzato per oggi, martedì 5 novembre, con i treni fermi in tutta Italia: “È tato bello, fatemi ringraziare tutti. Mi ha fatto tanto piacere”.
Il capotreno ha poi parlato delle sue condizioni dopo l’aggressione, chiarendo che sta bene: “Il braccio colpito non riesco ad alzarlo più e ora fa male ma è normale sentire dolore, adesso. Per fortuna non mi ha preso i tendini. Mi ha dato una pugnalata dietro e lì sono sette punti alla scapola, più nell’avambraccio quattro buchi, e ci sono voluti altri undici punti”.
È la prima volta che all’uomo è capitata una violenza di tale gravità, il che porta ovviamente a chiedersi se si sente ora pronto di affrontare nuovamente i passeggeri: “Ni, su questo non dico niente. Dico solo che vado fiero del mio lavoro e che lo faccio con tanto piacere”.
L’aggressione al capotreno
Rosario Ventura era a lavoro e stava controllando i biglietti sul treno che da Genova sarebbe dovuto arrivare a Busalla, quando due giovani, un ragazzo di 21 anni e una ragazza di 15, probabilmente sprovvisti di titolo di viaggio, lo hanno aggredito con schiaffi e insulti.
Quando poi il treno si è fermati, i due sono stati fatti scendere dal treno. A quel punto il ragazzo ha preso dalla tasca un coltello e ha colpito il capotreno, per poi darsela a gambe mentre Rosario Ventura veniva soccorso sulla banchina.
I due aggressori, il 21enne Fares Kamel Salem Alshahhat e la 15enne che viaggiava con lui, sono stati fermati poco dopo. I due sono stati accusati di resistenza a pubblico ufficiale, con le aggravanti per il 21enne per lesioni aggravate e per il possesso del coltello, una lama da 20 centimetri.