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Barack e Michelle Obama alla convention per lanciare Kamala Harris: torna lo storico slogan. Attacco a Trump

Barack e Michelle Obama sono state le star della convention democratica di Chicago che ha nominato ufficialmente Kamala Harris come candidata presidente

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

“Yes, she can” è la versione adattata da Michelle Obama per Kamala Harris dello slogan “Yes, we can”, che portò il marito Barack a trionfare alle elezioni Usa del 2008. “Sì, lei può” ha affermato l’ex first lady dal palco della convention democratica di Chicago, dove la candidatura alle prossime presidenziali di novembre dell’attuale vicepresidente è stata confermata ufficialmente dai delegati dem, in ticket con il governatore del Minnesota e candidato vice, Tim Walz.

Le parole di Michelle Obama

L’ex presidente e First lady sono state le vere star del congresso che ha visto tra i protagonisti della giornata di apertura il Capo della Casa Bianca Joe Biden e l’ex segretario di Stato e prima candidata alle presidenziali Hillary Clinton, per ribadire gli endorsement per Kamala Harris.

Qualcosa di magico sta accadendo, non solo in questo stadio ma fuori da qui. La speranza sta tornando” ha detto Michelle Obama dal palco della sua Chicago. “Kamala Harris, la mia ragazza, è più che pronta a diventare presidente. È la più qualificata ed è quella con più dignità” ha dichiarato ancora la first lady, che ha sempre rifiutato proprio quel ruolo da candidata presidente, nel quale in tanti nel partito democratico avrebbero vista più che bene.

Barack Obama sul palco della convention di Chicaco

Famosa anche per la sua massima “quando gli altri si abbassano ad attaccarci, noi voliamo alto” Michelle Obama questa volta non ha risparmiato le frecciate contro l’avversario.

“Per anni Donald Trump ha fatto tutto ciò che era in suo potere per far sì che la gente avesse paura di noi”, ha detto Michelle, riferendosi agli attacchi durante gli anni della presidenza di suo marito e alle bugie sul certificato di nascita.

“Non possiamo soffermarci sulle nostre ansie sul fatto che questo Paese possa o meno eleggere qualcuno come Kamala, dobbiamo invece fare tutto quello che possiamo in modo di realizzarlo. Nessuno ha il monopolio su cosa significhi essere americano” ha detto ancora.

L’endorsement di Barack Obama

Sommersa dagli applausi, Michelle Obama ha poi introdotto sul palco il marito ed ex presidente Barack, che vent’anni fa salì a Boston per la prima volta sul palco di una convention democratica definendosi “un ragazzino magro con un nome buffo“.

Parlando della candita si è detto “pieno di speranza per i ragazzini dal nome buffo”, come lui e Kamala.

Siamo pronti per la presidente Kamala Harris. È una persona che ha passato la vita a lottare per le persone che hanno bisogno di una voce”, ha affermato Obama riprendendo i concetti della moglie. “Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos”, ha poi detto attaccando Trump. “Abbiamo visto quel film e il sequel di solito e’ peggiore”, ha incalzato.

La raccolta fondi per Kamala Harris

Con oltre 20 milioni di telespettatori la convention ha confermato il successo di Kamala Harris, che dopo il primato di oltre 80 milioni di dollari ricevuti a 48 ore dalla sua candidatura avanzata da Joe Biden, sta procedendo la sua raccolta fondi a livelli record, arrivando a quota mezzo miliardo.

Se si sommano i finanziamenti ottenuti dal presidente Usa prima di abbandonare la corsa, il totale della campagna elettorale dem arriva a un 1 miliardo di dollari, una cifra decisamente superiore ai 327 milioni fatti registrare ad oggi dal candidato repubblicano Donald Trump.

Fonte foto: ANSA

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