Vincenzo De Luca attacca gli youtuber dopo l'incidente di Casal Palocco: cosa ha detto il Governatore campano
L'incidente di Casal Palocco ha colpito il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che in un video attacca senza mezzi termini gli youtuber
Vincenzo De Luca è intervenuto per commentare i fatti avvenuti a Casal Palocco pochi giorni fa, quando un bambino di 5 anni è morto in seguito ad un tragico incidente stradale per il quale è indagato lo youtuber Matteo Di Pietro. Il governatore della Campania in un video ha usato parole durissime.
- De Luca: "Sono farabutti, assassini, speculatori"
- Anche Alessandro Gassman contro gli youtuber
- Il punto sulle indagini dell'incidente di Casal Palocco
De Luca: “Sono farabutti, assassini, speculatori”
Nel suo solito stile salace e che non fa sconti, De Luca ha puntato il dito contro gli youtuber del gruppo TheBorderline in un video condiviso sul suo profilo Instagram, dove ha definito la morte del piccolo Manuel e quanto accaduto “un pugno nello stomaco”.
Non fa sconti ai ragazzi che si trovavano a bordo del suv Lamborghini per girare un video: “Chi ha causato questo incidente mortale non è un ragazzo scriteriato, ma un assassino“. Li definisce “farabutti, perché con questo sistema di fanno i milioni”.
Per il presidente di Regione, compiere imprese “straordinarie” da mettere sui social per incrementare i follower è qualcosa di abietto: “Sono dei farabutti che fanno soldi anche a costo di uccidere un bambino“.
Anche Alessandro Gassman contro gli youtuber
Nel passaggio finale del video, Vincenzo De Luca ribadisce il punto: “Sono assassini, speculatori, che fanno i soldi con gesti e atti di barbarie. Cerchiamo perlomeno di non farli arricchire“. Un concetto che ha trovato sostegno anche in altre personalità in vista.
Nelle ultime ore, l’attore Alessandro Gassmann ha detto la sua tramite un tweet sul suo profilo ufficiale. Dopo l’incidente di Casal Palocco, invita il governo a introdurre “Una legge che vieti di guadagnare da YouTube, costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo email, e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati”.
Forzando parecchio la legge, invita poi a punire anche i genitori “se YouTuber sotto i 22 anni“. Gassmann, in un successivo commento, ha continuato dicendo che “Non devono MAI più avere accesso a YouTube, sono dannosi per chi li segue. BASTA”. Una posizione non distante dall’appello del Movimento Italiano Genitori.
Il punto sulle indagini dell’incidente di Casal Palocco
Come spesso capita in casi dal forte impatto mediatico come questi, la tendenza è quella di generalizzare e demonizzare il mezzo più che l’uso sbagliato che ne è stato fatto. Quanto c’entri effettivamente la video challenge sarà stabilito dalle analisi sui cellulari dei 5 ragazzi coinvolti nell’incidente.
Per il momento, l’unico indagato per omicidio stradale è proprio il leader dei TheBorderline Matteo Di Pietro, ma se tra i filmati dovessero emergere incitamenti ad aumentare la velocità o altre condotte poco consone, per gli altri si profilerebbe l’ipotesi del concorso di colpa.
Da chiarire anche la posizione del titolare dell’autonoleggio che ha messo in mano un suv da 2.000 euro al giorno agli youtuber: “Il nostro codice della strada – ha specificato – permette a chi ha la patente da più di un anno di guidare qualsiasi tipo di auto senza alcuna restrizione”. Per questo, rifiuta ogni responsabilità: “Il compito della nostra società è offrire servizi, il ruolo di educatori spetta ai genitori“.