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Video di Roberto Vecchioni in lacrime per gli studenti di Pisa manganellati: il cantante piange in diretta tv

Roberto Vecchioni, ospite a In altre parole, piange alla vista del video degli scontri tra forze dell'ordine e studenti: "Non devono succedere"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Roberto Vecchioni è scoppiato in lacrime nella trasmissione In altre parole. Il motivo del pianto è il video degli studenti manganellati dalla polizia negli scontri a Pisa e Firenze. Anche massimo Gramellini ha commentato il video, confessando che non riusciva a credere a quanto aveva visto: “Mi sembra talmente sproporzionata la cosa”.

Roberto Vecchioni piange

Nella trasmissione di La7 In altre parole, mentre si parlava degli scontri a Pisa e a Firenze, è stato mostrato il video che ha fatto il giro d’Italia. Nella ripresa amatoriale si vedono le forze dell’ordine pesantemente vestite, con scudo e manganelli, fronteggiare un gruppo di studenti e studentesse (tra i 14 e i 18 anni) disarmati e con le mani alzate in segno di pace.

Alla vista della scena, riprodotta di fronte agli ospiti, Roberto Vecchioni si ritrova in lacrime e mentre piange commenta: “Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così”.

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Le parole di Gramellini su Pisa

Dopo le parole del cantautore e un applauso commosso, anche Massimo Gramellini commenta: “Confesso che la prima volta che ho visto questo video, non ci riuscivo a credere. Mi sembra talmente sproporzionata la cosa”.

Ha inoltre sottolineato quanto sia incoerente giudicare i giovani come disinteressati alla politica se “appena si alzano dal divano, si staccano dal cellulare ed escono di casa per andare in piazza, con i loro corpi a far sentire la loro voce su una questione che, giusta o sbagliata che sia, è lo Stato a sdraiarli per terra a colpi di manganello”.

La posizione di Mattarella sugli studenti

La posizione di Sergio Mattarella trova il suo spazio anche nella trasmissione, dove Gramellini fa notare che “è toccato a uomo di 82 anni che di mestiere fa il Presidente della Repubblica a ricordare al governo che, usare i manganelli contro dei giovani che esprimono il loro dissenso in modo anche aspro ma non violento, è un fallimento”.

Le parole del presidente della Repubblica, rivolte alle istituzioni, sono chiare, ma hanno incontrato commenti critici rispetto al dibattito pubblico che si è aperto, come quelle di Matteo Salvini, che ha detto: “Giù le mani dalle nostre forze dell’ordine”.

Fonte foto: fonte ANSA / X

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