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Vasco Rossi e il fascismo, attacco al governo nel post dedicato al padre deportato: "Sono tornati"

"Sono tornati", annuncia Vasco Rossi vedendo il ritorno di fascismo e nazismo. L'allarme in un post pubblicato su Instagram per ricordare il papà

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Per Vasco Rossi il fascismo e il nazismo sarebbero tornati: il cantante ha pubblicato un post su Instagram per ricordare il padre scomparso 45 anni fa. Negli anni della guerra, Giovanni Carlo Rossi venne deportato nel lager nazista di Dortmund, in Germania.

Vasco Rossi sul ritorno di fascismo e nazismo

Il post di Vasco Rossi ha ricevuto quasi 90.000 reazioni, ma ha generato anche un’ondata di discussioni e repliche, fra le quali spicca quella di Giovanni Floris, secondo la quale il cantante sarebbe fuori strada.

Queste le parole di Vasco, durissime contro il governo e affettuose nel ricordare “Papà Carlino”:

Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile… L’altra metà te l’avevano portato via i due anni di lager nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del nazifascismo. Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli…bulli.. arroganti e le facce ghignanti. Con i loro deliri… i loro dileggi… la loro propaganda… e la stessa ignoranza! Io resto orgoglioso di te! Viva Giovanni Carlo Rossi… Papà Carlino!

Le reazioni social

La stragrande maggioranza dei follower di Vasco Rossi ha apprezzato il parallelismo. Solo alcuni hanno commentato per criticare la scelta del cantante di affiancare il nazifascismo all’attuale corso politico.

Come un utente secondo il quale il duro attacco alla “politica attuale” sarebbe “irrispettoso”. “I tempi sono cambiati. Il tuo commento non è degno di Vasco”, ha concluso il follower. Ma la critica, come detto, è una goccia nel mare.

Nel 2020 il padre di Vasco Rossi venne insignito della medaglia al valore per essersi rifiutato di combattere al fianco dei nazifascisti. Il cantante si dichiarò “orgoglioso e fiero”. A luglio, durante un concerto, Blasco aveva preso di mira Matteo Salvini.

Il commento di Giovanni Floris

Ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Giovanni Floris ha preso le distanze dal pensiero di Vasco: “Abbiamo prodotto un altro nemico, non è tornato e non torna il fascismo“.

“Il problema non è questo, è la democrazia illiberale dell’Ungheria e dell’America se Trump torna. Ci sono dei tratti culturali e dell’inadeguatezza… Anche il linguaggio è molto duro”, ha proseguito Floris.

“L’ultima immagine che colpisce è quella di Giorgia Meloni che con la calcolatrice da Bruno Vespa tenta di dare una versione talmente cerebrale, certo se questa è un’inadeguatezza… Non si può parlare di fascismo, ma di questo. Ecco, in un momento del genere siamo in mano a loro? Il problema non sono loro, ma il periodo in cui governano”, ha concluso il giornalista.

Fonte foto: IPA

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