Covid, caos varianti: reparto invaso. Galli prevede problemi seri
Il primario infettivologo del Sacco di Milano, Massimo Galli, ha parlato dei problemi che sta affrontando il suo reparto a causa delle varianti Covid
L’allarme arriva direttamente dal primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli: “Mi ritrovo il reparto invaso da varianti Covid, a breve avremo problemi seri“. Intervenuto a “Mattino 5”, Galli ha anticipato quali rischi ci attendono nelle prossime settimane e ha invitato a guardare cosa sta succedendo negli altri Paesi.
Le parole di Galli sono avvalorate dagli ultimi studi effettuati sulla variante inglese che indicano una maggiore letalità, come ha ricordato l’immunologa Viola. Intanto in Italia la mutazione, stando ai dati presentati dall’Istituto Superiore di Sanità, è presente nell’88% delle regioni italiane.
Varianti Covid, cosa sta succedendo: l’analisi di Galli
Galli è partito dal dibattito intorno alle mancate riaperture degli impianti sciistici: “Siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire”, ha premesso, “però guardi caso io mi ritrovo ad avere il reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta quanta l’Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami”.
Il pericolo delle varianti di coronavirus va visto, secondo Galli, alla luce di quanto sta accadendo negli altri Paesi: “Le avvisaglie vengono guardando semplicemente un pochino al di là del nostro naso, vedendo che cosa è successo e sta succedendo negli altri Paesi europei e considerando che ci sono queste nuove varianti, piaccia o no”.
Scienza e politica, come agire contro le varianti
L’invito del primario del Sacco è quello di ascoltare la scienza: “Le varianti non ce le siamo inventate noi. Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose, quindi vuol dire che hanno maggiore facilità a diffondersi in determinate condizioni che non sono situazioni da ritenersi sicure. Questo è molto spiacevole, ma è un dato di fatto. Non possiamo metterci a un tavolo e fare una trattativa politica o sindacale con il virus. Il virus segue le sue regole e le sue modalità di diffusione”.
Nuovo lockdown, Galli e l’endorsement a Ricciardi
Infine, Galli ha speso alcune parole sulla polemica che ha coinvolto Walter Ricciardi, dopo aver invocato il lockdown immediato: “È uno di quelli che ha tenuto la barra in una certa direzione sulla base dei dati scientifici, invece qualcuno dovrebbe vergognarsi per quello che ha combinato quest’estate, parlando di un virus che ormai era morto e scomparso”, ha aggiunto riferendosi alle parole di Zangrillo, molto discusse negli scorsi mesi.
“Non si sono poi assunti la responsabilità di quello che è accaduto dopo l’apertura delle discoteche – ha attaccato Galli – e una serie di eventi che hanno fatto sì che questa sia stata un’estate molto più frizzante di quanto ci saremmo potuti permettere. Per questo abbiamo avuto una potente seconda ondata con un numero altissimo di morti”.