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Allarme varianti, ipotesi nuove restrizioni: interviene l'Iss

L'Istituto Superiore di Sanità è intervenuto nel dibattito sulle possibile nuove misure anti coronavirus in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ha scatenato un ampio dibattito tra gli esperti l’annuncio del consigliere Speranza, Walter Ricciardi, di istituire un nuovo lockdown nazionale per arginare le varianti del coronavirus che stanno prendendo piede nel nostro Paese. Sulla questione è intervenuto anche l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che ha parlato di rafforzare le misure esistenti e di non diminuirle.

Nuove restrizioni, il parere dell’Iss

Considerata la circolazione” della variante inglese di Sars-CoV-2 “nelle diverse aree del Paese – si legge nel documento dell’Iss riportato dall’Ansa – si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante Voc 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.

Variante inglese in Italia, lo studio di prevalenza

La variante inglese, secondo uno studio di prevalenza effettuato dall’Iss, “è stata identificata nell’88% delle Regioni/Province autonome partecipanti”. Le stime, tuttavia, “risultano molto diversificate”, con valori compresi “tra 0% e 59%”.

Quindi, sempre secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la variante è presente “con percentuali rispetto ai casi totali che vanno fino al 59% in alcune aree” del Paese, precisa la relazione tecnica della ricerca che ha evidenziato come la prevalenza nazionale della variante inglese il 4-5 febbraio era pari al 17,8%”.

Tenendo in considerazione la maggior trasmissibilità della variante inglese di Sars-CoV-2, “e considerato l’andamento in altri Paesi interessati precocemente dalla diffusione della VOC 202012/0” stessa, “è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo”, ha ribadito l’Iss.

Il contenimento della variante inglese: cosa fare

Quindi secondo l’Iss, “al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto sulla circolazione e sui servizi sanitari è essenziale, in analogia con le strategie adottate negli altri Paesi europei, rafforzare e innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese per contenere e ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2 mantenendo o riportando rapidamente i valori dell’indice Rt sotto a 1 e l’incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi (in Italia tale condizione si verifica con un valore di incidenza pari o inferiore a 50 nuovi casi per 100mila abitanti in 7 giorni)”.

“Nel contesto italiano in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente, ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”.

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