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POLITICA ESTERA

Ue compra vaccino contro l'aviaria, maxi-accordo con la casa farmaceutica Seqirus: quante dosi avrà l'Italia

La Commissione europea ha firmato un accordo con la casa farmaceutica Seqirus per la fornitura del vaccino contro l'influenza aviaria

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

L’Unione Europea compra il vaccino contro l’influenza aviaria. L’autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione Ue ha firmato un contratto con la società farmaceutica inglese Seqirus per la fornitura di 665 mila dosi di vaccino a uso umano contro la trasmissione del virus H5N1.

Ue compra vaccino contro l’aviaria

La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha annunciato l’acquisto del vaccino contro l’aviaria con lo scopo di prevenire la diffusione di potenziali focolai della malattia in Europa.

Il vaccino è quello realizzato dalla compagnia farmaceutica inglese Seqirus, l’unico a uso umano contro l’influenza aviaria attualmente autorizzato nell’Ue.

L’accordo con la casa farmaceutica Seqirus

La Hera, braccio operativo della Commissione europea, ha firmato a nome degli Stati membri partecipanti un contratto quadro congiunto per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemico contro l’influenza aviaria Seqirus.

Il contratto ha la durata di 4 anni e prevede la possibilità che vengano forniti altri 40 milioni di dosi. I vaccini sono destinati alle persone più esposte al rischio di trasmissione del virus H5N1, in particolare chi lavora negli allevamenti avicoli e i veterinari.

Il contratto consente ai Paesi partecipanti di ordinare i vaccini in base alle proprie esigenze. Il primo Stato a ricevere le forniture del vaccino anti aviaria sarà la Finlandia.

 Negli Stati Uniti l’aviaria si è diffusa in numerosi allevamenti di bovini

Quante dosi avrà l’Italia

L’Italia, almeno per il momento, non acquisterà il vaccino contro l’influenza aviaria. Il nostro Paese, come anche Germania e Spagna, non rientra infatti nella lista di quelli che hanno firmato l’accordo congiunto della Commissione Ue con Seqirus.

Un portavoce della Commissione Ue ha spiegato che i quindici Stati per i quali è stato fatto l’appalto congiunto sono Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia.

L’Italia e gli altri Paesi restano ovviamente liberi di acquistare i vaccini attraverso le proprie procedure nazionali.

Aviaria nei bovini, contagio durante la mungitura

Novità sull’aviaria arrivano intanto dagli Stati Uniti, dove negli ultimi mesi sono stati scoperti focolai di influenza aviaria in numerosi allevamenti bovini in nove Stati e almeno un paio di contagi umani.

Alcune recenti ricerche, come quella condotta dalla Cornell University di Ithaca, New York, indicano nel processo di mungitura una possibile via di diffusione del virus H5N1 tra le mucche e da queste all’uomo.

Secondo quanto rilevato, il latte di mucche infettate contiene un numero elevatissimo di particelle virali, che possono sopravvivere per ore nel latte appena munto.

Se confermata, si tratterebbe di una buona notizia in quanto delle modifiche alla procedure di mungitura potrebbero portare a contenere i contagi e prevenire la diffusione dell’epidemia di aviaria.

Fonte foto: ANSA
Virus dell'aviaria H5N1 trovato nelle fogne del Texas fa paura: parlano Pregliasco, Bassetti, Ciccozzi e Rezza

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