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POLITICA ESTERA

Trump accusa Biden e Harris per l'attentato subito: "È colpa loro", l'attacco dell'ex presidente Usa

Il candidato repubblicano Donald Trump ha lanciato pesanti accuse contro Joe Biden e Kamala Harris dopo l'attentato fallito ai suoi danni in Florida

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Donald Trump ha lanciato pesanti accuse contro Joe Biden e Kamala Harris dopo l’attentato fallito ai suoi danni in Florida. Ryan Wesley Routh, l’uomo di 58 anni arrestato dal Secret Service, avrebbe pianificato di sparare all’ex presidente. Secondo Trump, l’attacco è stato ispirato dalla retorica politica di Biden e Harris, che, a suo dire, avrebbero istigato Routh con le loro dichiarazioni pubbliche.

Attentato a Trump, le accuse a Biden e Harris

È colpa loro. La loro retorica ha alimentato la mano di chi voleva spararmi. Io sono colui che salverà il Paese, mentre loro lo stanno distruggendo“, ha dichiarato Trump in un’intervista a Fox News.

L’ex presidente ha descritto Biden e Harris come “il vero nemico“, accusandoli di rappresentare una minaccia per l’America.

Il presidente uscente Joe Biden e la candidata repubblicana Kamala Harris

Joe Biden, in risposta, ha espresso sollievo per il mancato attentato, sottolineando l’importanza del Secret Service e chiedendo maggiori fondi per rafforzare la sicurezza degli ex presidenti.

Grazie a Dio il presidente sta bene“, ha detto Biden ai giornalisti, aggiungendo che “il Congresso deve decidere se fornire al Secret Service più risorse e agenti per proteggere chi è nel mirino“.

Routh calmo e collaborativo

Ryan Wesley Routh è stato incriminato per possesso illegale di armi, poiché pregiudicato, e per aver cancellato il numero di serie su una delle armi sequestrate.

In tribunale, è apparso calmo e collaborativo, e il giudice ha fissato una nuova udienza per lunedì 23 settembre.

Durante l’udienza si discuterà anche della possibilità di rilascio su cauzione.

La smentita delle forze ucraine

Routh aveva una vivace attività sui social media, dove si era presentato come reclutatore di mercenari per l’Ucraina.

Tuttavia, le forze ucraine e la Legione internazionale hanno smentito ogni legame con, descrivendo le sue offerte come “irrealistiche” e dichiarando di non aver mai collaborato con lui.

Fonte foto: ANSA

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