Tre auto a fuoco nell’incendio in un parcheggio in centro a Salzano: le fiamme partite da un cortocircuito
Tre auto hanno preso fuoco in un parcheggio nel centro del comune di Salzano. Un cortocircuito la causa dell’incendio
È scoppiato un grave incendio in uno dei parcheggi pubblici del centro di Salzano, comune veneto in provincia di Venezia. Il motore di una delle auto in sosta è stato oggetto di un cortocircuito che ha causato uno scoppio, avvolgendo nelle fiamme anche i mezzi vicini.
Alle fiamme le auto in un parcheggio del centro
Un forte scoppio è stato avvertito nella mattinata di venerdì 7 giugno dai residenti del centro di Salzano, in provincia di Venezia.
Alcune auto parcheggiate nell’area di sosta tra via Roma e via Piemonte sono andate a fuoco a causa dell’incendio che ha interessato il parcheggio.
Una grande colonna di fumo nero si è alzata dall’area stradale, risultando ben visibile anche al di fuori della cittadina.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che, con un’autobotte, sono riusciti a domare prontamente il rogo mettendo la zona in sicurezza.
In un primo momento si credeva di dover evacuare gli abitanti dei palazzi adiacenti a causa di una vicina centralina, scopertasi poi un impianto di sollevamento delle acque, dunque non pericolosa.
Sul posto anche il sindaco Luciano Betteto che, dopo aver parlato con i pompieri, ha comunicato alla stampa locale che l’incendio è scaturito da un corto circuito al motore di una delle tre auto parcheggiate, ed estesosi poi alle vetture vicine.
Inizialmente alcuni passanti hanno provato a intervenire, allontanati però dall’elevato calore delle fiamme. Non si segnalano feriti né intossicati.
Il grande incendio a Salzano
Non è il primo incendio che si verifica quest’anno nel comune veneto di Salzano, già interessato da un grande incidente lo scorso marzo.
Lunedì 18 marzo aveva preso fuoco il grande capannone dell’azienda locale Maga Foodlab, in via dell’Artigianato.
A dare origine alle fiamme fu, anche allora, un cortocircuito, verificatosi in un piano dove venivano conservatori scatoloni e imballaggi di plastica altamente infiammabili.
Alle squadre di vigili del fuoco provenienti da Mestre, Treviso e Padova, il lavoro di messa in sicurezza della struttura richiese un giorno intero.
Al momento dell’incidente nessun operaio era presente all’interno della struttura e non sono stati segnalati feriti.
Scampato, grazie all’intensa pioggia di quei giorni, anche il pericolo di intossicazione: l’acqua battente evitò la dispersione di fumi e diossine e la propagazione delle fiamme agli edifici industriali vicini.