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Travaglio contro il Premierato cita Cetto La Qualunque: "Chiù pilu per tutti, si rischia uomo solo al comando"

Il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio al vetriolo sul Premierato: nell'attacco al Governo Meloni anche la citazione di Cetto La Qualunque

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Marco Travaglio si scaglia contro il Premierato. Il giornalista, ospite della puntata di ieri, martedì 18 giugno, di “Otto e mezzo”, ha citato Cetto La Qualunque a cui ha di fatto paragonato Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio, secondo Travaglio, sarebbe simile al personaggio interpretato da Antonio Albanese, cioè una politica che fa promesse irrealizzabili.

Travaglio attacca il Premierato citando Cetto La Qualunque

Incalzato dalla conduttrice Lilli Gruber, Travaglio ha detto la sua sul disegno di legge che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio.

Il direttore del Fatto Quotidiano non ha fatto mistero di essere totalmente in disaccordo con la norma:

La democrazia, come l’hanno dipinta i nostri costituenti, è un’orchestra dove tutti gli strumenti devono suonare in simultanea alla perfezione.

Secondo Travaglio, al contrario, il Premierato “è un assolo, un uomo solo al comando”.

Le critiche alla destra e il bivio della riforma elettorale

Il giornalista ha poi approfondito la sua tesi, spiegando che la “la destra ha sempre voluto il presidenzialismo, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, che paradossalmente conterrebbe meno guai“.

In seguito un’altra stoccata al Governo e una previsione: “Il problema è che o fanno la svolta autoritaria o non lo fanno e succede il caos, come è accaduto in Israele. Questo è il bivio: dipenderà dalla riforma elettorale”.

Opposizioni sul piede di guerra

Attualmente la Costituzione prevede che alle elezioni politiche i cittadini eleggano i membri del parlamento, che poi a loro volta danno il proprio sostegno a un governo e quindi al presidente del Consiglio.

La riforma del Premierato propone un cambiamento radicale: i cittadini scelgono direttamente il presidente del Consiglio, che deve essere necessariamente un parlamentare, diversamente da oggi, con il loro voto alle elezioni.

Le opposizioni stanno tentando in tutti i modi di opporsi alla riforma e lo scontro in parlamento ha causato diversi momenti di tensione in Aula.

Fonte foto: ANSA/Getty

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