Strage Altavilla Milicia, la figlia 17enne di Giovanni Barreca dormiva all'arrivo dei militari: "Lo rifarei"
Quando i carabinieri sono entrati nella villa di Barreca dopo la strage di Altavilla Milicia, la figlia 17enne stava dormendo: i nuovi dettagli
I primi lanci di stampa sulla strage di Altavilla Milicia riportavano che la figlia 17enne di Giovanni Barreca, unica superstite della mattanza, era stata rinvenuta dai carabinieri in stato di choc nella sua stanza. Ai militari, si scriveva, aveva detto: “Hanno fatto un esorcismo, c’era Satana in casa”. Gli ultimi sviluppi hanno ribaltato la vicenda: la giovane è ora in arresto per aver partecipato alle torture e il racconto fatto di fronte alla procuratrice dei minori ha dettagli che scuotono gli stessi inquirenti.
- La figlia 17enne trovata mentre dormiva con i cellulari delle vittime
- "Rifarei tutto"
- L'autopsia del 17 febbraio
La figlia 17enne trovata mentre dormiva con i cellulari delle vittime
Non era sveglia con gli occhi fissi sul vuoto, né seduta nella sua stanza mentre intorno a sé, nelle altre stanze, era ancora presente il lezzo del massacro.
La figlia 17enne di Giovanni Barreca dormiva sul suo letto e accanto a sé aveva i telefoni cellulari della madre Antonella Salamone e dei fratelli Kevin e Emanuel.
Secondo le prime ipotesi, la 17enne avrebbe sottratto i cellulari alle vittime per evitare che venissero chiamate le forze dell’ordine. Lo riporta ‘Ansa’.
Nessuno stato confusionale, quindi. La giovane dormiva mentre nella stanza accanto si trovavano i cadaveri dei fratelli morti.
“Rifarei tutto”
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, la 17enne al magistrato ha detto: “Ero nel giusto, ho fatto la cosa giusta, avevano il diavolo in corpo, li ho solo liberati“, dunque “rifarei tutto, dovevamo liberarli dal diavolo“.
Come il procuratore Ambrogio Cartosio ha riferito durante la conferenza stampa tenutasi venerdì 16 febbraio, quello della ragazza è stato “un resoconto agghiacciante“.
La giovane – scrive ‘Il Fatto Quotidiano’ – dovrà rispondere di concorso in omicidio plurimo e aggravato e anche di concorso in soppressione di cadavere.
L’autopsia del 17 febbraio
Secondo le fonti locali – ‘La Sicilia’ fra queste – nel pomeriggio di sabato 17 febbraio è iniziata l’autopsia sul corpo delle tre vittime, compresi i resti carbonizzati di Antonella Salamone.
Mentre scriviamo non sono ancora noti i risultati. L’esame autoptico è condotto dal perito incaricato dalla Procura di Termini, Davide Albano, presso il Policlinico di Palermo.