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Spalletti e la dedica speciale dopo Italia-Albania a Euro 2024: il messaggio per il fratello morto per tumore

La dedica speciale al fratello scomparso del ct della Nazionale Luciano Spalletti dopo la vittoria azzurra nella sfida Italia-Albania a Euro 2024

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Dopo la vittoria nella partita Italia-Albania, all’esordio della Nazionale azzurra a Euro 2024, il commissario tecnico degli Azzurri Luciano Spalletti ha rivolto un pensiero speciale al fratello Marcello, morto per tumore nel 2019, al quale ha dedicato il successo per 2 reti a 1 (marcature di Bastoni e Barella per l’Italia).

Il messaggio di Spalletti dopo Italia-Albania

Auguri Marcello“: così il ct della Nazionale Luciano Spalletti ha scelto di concludere l’intervista concessa ai microfoni di ‘Sky Sport’ al termine del match Italia-Albania a Euro 2024.

Ieri, sabato 15 giugno, giorno in cui si è disputata la partita, sarebbe stato il compleanno di suo fratello Marcello, morto nel 2019 a 66 anni a causa di un tumore.

Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti mentre applaude la squadra dopo il gol del momentaneo 1-1 in Italia-Albania messo a segno da Barella.

Chi era Marcello Spalletti

Marcello Spalletti, di 7 anni più grande rispetto a Luciano, era un tuttofare alla Polisportiva Avane: è stato allenatore, giocatore, consigliere e anche animatore di iniziative legate allo sport, oltre che vicepresidente.

Il fratello di Luciano Spalletti, inoltre, gestiva ‘La Rimessa‘, cioè la tenuta di circa 50 ettari di proprietà della famiglia nei pressi di Montaione.

Dopo essersi ammalato di tumore, è morto all’età di 66 anni nel 2019.

Il racconto di Luciano Spalletti sul fratello Marcello

Luciano Spalletti aveva già parlato del rapporto con suo fratello Marcello in un’intervista rilasciata a dicembre a Walter Veltroni per il ‘Corriere della Sera’: “Per me è stato tutto. E di più. Lui giocava a calcio, aveva visto che ero bravino ed era orgoglioso di me. Mi proteggeva e, insieme, mi spingeva sempre a migliorare. Quando se ne è andato, ho sofferto molto“.

Nella stessa occasione, aveva anche detto: “Mio padre era magazziniere, mia madre lavorava in una confezione. Nella nostra stanza c’erano due lettini, per me e mio fratello, e dei quadretti di calciatori, sul tavolo gli album delle figurine Panini. Li ho tutti”.

L’allenatore aveva dedicato al fratello Marcello anche la vittoria dello Scudetto col Napoli: “A mia figlia Matilde, alla famiglia, che è sempre lì a spingere. A tutti gli amici, a mio fratello Marcello”, aveva detto in quell’occasione.

Fonte foto: ANSA

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