Silvio Berlusconi dimesso, come sta dopo il ricovero in ospedale e la "batosta": condizioni di salute del Cav
Il Cav è stato dimesso dall'ospedale, nonostante la "batosta" e il nuovo problema di salute emerso dopo diversi giorni al San Raffaele
Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano all’ora di pranzo di oggi, lunedì 31 gennaio, dopo otto giorni di degenza. Nel lasciare la struttura ospedaliera, il leader di Forza Italia ha salutato i giornalisti ed è salito in auto, senza rilasciare alcuna dichiarazione.
Il fratello Paolo, nei giorni scorsi, aveva parlato di una dura “batosta” per il Cav.
Silvio Berlusconi ricoverato: solo poche visite durante la degenza
Assistito dal suo medico personale Alberto Zangrillo e dall’équipe di esperti che si prende cura della sua salute, Silvio Berlusconi non ha ricevuto molti ospiti durante la degenza. Oltre ai figli, al fratello e alla fidanza Marta Fascina, infatti, sarebbero andati a trovarlo solo alcuni amici storici, come Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri.
I giornali hanno riferito anche di una lunga telefonata da parte del premier Mario Draghi, che avrebbe augurato al presidente di Forza Italia una pronta guarigione.
Silvio Berlusconi ricoverato: “strana” infezione alla gamba
Silvio Berlusconi è stato ricoverato da otto giorni nella suite del sesto piano del padiglione Diamante dell’ospedale meneghino. A sua disposizione ci sono nove stanze, tre bagni, una sala riunioni con sedie di pelle rossa.
Dopo quattro giorni di ricovero, è stata scoperta una “strana” infezione a una gamba, e adesso Silvio Berlusconi potrebbe avere difficoltà a camminare per tutto il periodo di ripresa. Non è chiaro se si tratti di problemi ancora legati al long Covid, la sindrome che si verifica in seguito all’infezione da Sars-Cov-2.
Silvio Berlusconi ricoverato: come ha seguito l’elezione di Mattarella
Dall’ospedale il Cav ha seguito la rielezione del presidente Sergio Mattarella, che avrebbe chiamato poche ore prima per sondare il terreno e capire se fosse disponibile a un bis.
Silvio Berlusconi aveva ritirato la sua candidatura per “senso di responsabilità” e “nell’interesse del Paese”, e per permettere al Parlamento di trovare l’accordo su un nome meno divisivo. Ma anche senza il forzista tra i papabili, i grandi elettori non sono riusciti a eleggere un diverso presidente della Repubblica, riconfermato per il secondo mandato.
Dopo l’elezione, attraverso un comunicato stampa pubblicato sui profili social di Forza Italia, il Cavaliere ha fatto sapere che “l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese”.