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Silvio Berlusconi e gli assegni a 20 ex Olgettine fermati dalla famiglia dopo la morte: quanto incassavano

Venti olgettine incassavano 2.500 euro al mese da Silvio Berlusconi come risarcimento dei danni all'immagine. Ora lo stop della famiglia

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

2.500 euro ogni mese per i danni subiti alla reputazione: è quanto incassavano 20 delle cosiddette olgettine (tra cui Barbara Guerra), ospiti delle cene eleganti di Silvio Berlusconi e ancora a rischio di essere imputate nel processo Ruby ter. Ora, dopo 11 anni, la famiglia del Cavaliere ha detto basta: le ragazze non riceveranno più l’assegno regolare.

Silvio Berlusconi e le olgettine

Fu Berlusconi stesso a rivelare, durante un’udienza del primo processo Ruby nel 2013 (nel quale fu assolto come poi è avvenuto anche nel Ruby ter), che a ciascuna delle olgettine che erano state ospitate a Villa San Martino per le cene e i dopocena del “bunga bunga” aveva assegnato 2.500 euro al mese come aiuto per i danni di immagine e lavorativi subiti a causa delle indagini e dei processi.

Dal marzo del 2012 il Cavaliere avrebbe versato ben 10.846.123 euro in tutto a 21 donne, tra cui Karima Ruby El Mahroug (alla quale ne sarebbe andata circa la metà): lo calcolarono, all’epoca del Ruby ter, i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio.

Karima Al Mahrough al processo Ruby Ter nel Febbraio 2023

Molte delle ragazze erano state ospiti negli appartamenti di via Olgettina a Segrate e alcune avevano anche ricevuto una casa in proprietà o in usufrutto.

Silvio Berlusconi scrisse una lettera e versò a ciascuna una buonuscita da 25.000 euro. La decisione arrivò dopo che gli avvocati dell’ex premier gli fecero notare che i versamenti sarebbero potuti essere interpretati dai pm come un modo per comprare le testimonianze delle ospiti (cosa che in effetti avvenne più tardi quando scattò l’accusa di corruzione in atti giudiziari).

Gli assegni e le abitazioni

In seguito alla vicenda, tuttavia, la maggior parte delle ragazze riprese a tormentare Giuseppe Spinelli, fedele amministratore dei beni personali di Berlusconi, facendo pressioni per ricevere nuovamente denaro.

Così i versamenti ripresero, insieme all’assegnazione di abitazioni.

I processi e lo stop della famiglia ai versamenti

A termine del processo Ruby ter, chiedendo la condanna del Cavaliere e delle olgettine per corruzione, il pm Gaglio disse che a tutte era stato “assicurato un reddito e un tetto, che per alcune è diventato un alloggio di proprietà” affinché “mentissero” su ciò che era accaduto nelle cene eleganti organizzate nella villa di Arcore.

In seguito alla sentenza di primo grado dello scorso febbraio e dopo la scomparsa di Berlusconi a giugno, la Procura ha deciso di ricorrere direttamente in Cassazione, saltando l’appello, contro l’ordinanza del Tribunale che successivamente ha portato all’assoluzione delle ragazze dall’accusa di corruzione in atti giudiziari.

La famiglia Berlusconi, dopo la scomparsa dell’ex premier, ha bloccato i versamenti a tutte le olgettine e ha sfrattato alcune di loro da un appartamento.

Fonte foto: ANSA

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