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Riforma delle pensioni, la proposta di Quota 92 potrebbe cambiare per sempre la legge Fornero: come funziona

Riforma Pensioni, gli esperti studiano una possibile Quota 92, che renderà possibile il superamento della Legge Fornero. Ecco come funziona e cosa prevede

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

A breve, l’esecutivo si troverà a dover discutere delle novità da inserire nella prossima Legge di Bilancio: ci sia aspetta anche che il Governo intervenga in merito alla tanto attesa Riforma Pensioni. E, nelle ultime ore, ha fatto capolino una nuova proposta, che è stata subito ribattezzata Quota 92. La nuova opzione di pensionamento potrebbe finalmente permettere il superamento della controversa Legge Fornero. Ecco come dovrebbe funzionare.

Riforma Pensioni: come funziona Quota 92

Per risolvere la spinosa questione relativa alla Riforma Pensioni, che viene rimandata ormai da tempo, gli esperti INPS hanno proposto una Quota 92.

Secondo un’ipotesi avanzata da tali esperti, di concerto con il Centro Studi di Itinerari Previdenziali, il superamento della Legge Fornero si potrà avere grazie ad una riforma strutturale e organica.


Una riforma pensioni con Quota 92 permetterebbe il superamento della legge Fornero

La proposta prevede l’accesso al trattamento pensionistico con almeno 25 anni di contributi regolarmente versati. L’età di accesso alla pensione con Quota 92, invece, sarà variabile: si potrà accedere a partire dai 62/63 anni, fino ai 72.

Quota 92 per superare la Legge Fornero

La novità avrà due scopi: innanzitutto, rendere le pensioni più sostenibili per le casse dello Stato. Grazie a Quota 92, la spesa per le pensioni verrebbe ridotta.

Una riforma pensioni di questa portata, come anticipato, permetterebbe inoltre di superare la Legge Fornero.

Con la riforma 67+25 (altro epiteto per indicare la proposta), verrebbe innalzato il requisito contributivo, attualmente fissato a 20 anni.

La Quota prevede poi la creazione di una finestra temporale variabile di circa 10 anni, dai 62 ai 72 anni, entro i quali accedere alla pensione.

Le penalizzazioni

Purtroppo, però, la Quota 92 prevede alcune penalizzazioni. La nuova riforma pensioni 67+25 rischia di penalizzare soprattutto coloro che decideranno di lasciare il lavoro prima dei 67 anni.

Accedere alla Quota, infatti, comporterà un taglio al cedolino pensione per coloro che sceglieranno il pensionamento dai 62/63 anni fino ai 67 anni.

Alle penalizzazioni si accompagnano però anche dei premi, riservati a coloro che lasceranno il lavoro in età più tarda.

Infatti, per coloro che decideranno di optare per un pensionamento successivo, dai 67 fino ai 72 anni di età, sono previsti dei premi, conferiti come maggiorazioni sull’assegno mensile.

Tale nuova ipotesi, comunque, è ancora al vaglio degli esperti. L’unica nota certa sulla futura riforma pensioni è la stretta sulle pensioni anticipate, già iniziata con la precedente Manovra.

Fonte foto: iStock

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