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POLITICA ESTERA

Polizia dell'Ecuador irrompe nell'ambasciata messicana a Quito: è crisi diplomatica, condanna internazionale

L'irruzione della polizia nell'ambasciata messicana a Quito, in Ecuador, ha aperto una grave crisi diplomatica: condanna trasversale da tutto il mondo

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

È una turbolenta crisi diplomatica quella scaturita dopo l’incredibile incursione delle forze di polizia dell’Ecuador nella sede dell’ambasciata del Messico a Quito. L’operazione è stata ordinata dal presidente Daniel Noboa per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, rifugiatosi nel consolato messicano a dicembre dopo una condanna per corruzione. In seguito all’episodio il Messico ha immediatamente interrotto le relazioni diplomatiche con l’Ecuador, mentre la comunità internazionale ha condannato in modo deciso l’incidente, valutato come una chiara violazione della Convenzione di Vienna.

L’incursione della polizia nell’ambasciata messicana in Ecuador

La portata della crisi fra Messico ed Ecuador è probabilmente senza precedenti. L’ordine di irrompere nella sede diplomatica è arrivato direttamente dal presidente Daniel Noboa, mirando all’arresto dell’ex vicepresidente, Jorge Glas.

Il politico 54enne aveva ottenuto l’asilo politico nei giorni precedenti. Eppure è stato catturato dagli agenti di polizia ecuadoriani: è ora detenuto in un carcere di massima sicurezza.


L’ordine di fare irruzione nell’ambasciata messicata a Quito è arrivato dal presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa

La risposta del Messico dopo l’irruzione nell’ambasciata a Quito

Il Messico ha immediatamente interrotto le relazioni diplomatiche con l’Ecuador in risposta all’azione compiuta nella sua ambasciata.

Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha denunciato il caso, parlando di “flagrante violazione del diritto internazionale e della sovranità del Messico”.

Le reazioni della comunità internazionale

Nel frattempo, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha espresso preoccupazione, giudicando l’episodio come allarmante, e ha ribadito il principio dell’inviolabilità dei locali e del personale diplomatico.

Paesi dell’America latina, come Brasile e Argentina, hanno mostrato solidarietà al Messico, mentre il Nicaragua ha fatto di più, rompendo le proprie relazioni diplomatiche con l’Ecuador.

La testimonianza della ministra degli Esteri messicana

La ministra degli Esteri messicana, Alicia Barcena, ha annunciato su X che il suo Paese porterà il caso davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Onu per violazione della Convenzione di Vienna, evidenziando che diversi diplomatici sono rimasti feriti durante l’irruzione.

D’altro canto, la ministra degli Esteri dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha difeso l’azione del presidente Noboa, affermando che la decisione è stata presa a causa del rischio di fuga imminente di un cittadino che avrebbe dovuto essere processato.

I rapporti fra Ecuador e Messico

La tensione tra Ecuador e Messico è salita dopo che il presidente Lopez Obrador ha sollevato dubbi sulla trasparenza delle elezioni presidenziali vinte da Daniel Noboa.

Un’osservazione che avveniva in seguito a una campagna elettorale segnata da episodi violenti, tra cui l’assassinio del candidato Fernando Villavicencio, avvenuto ad agosto 2023. I sicari arrestati per l’omicidio furono poi trovati morti in carcere per impiccagione.

L’ex vicepresidente dell’Ecuador, Jorge Glas, ha scontato 5 anni di carcere per corruzione, ottenendo poi asilo politico nel 2022. È stato stretto collaboratore di Rafael Correa, anch’egli condannato per corruzione e in esilio in Belgio.

Fonte foto: ANSA

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