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Per Daniele De Santis a Roma spunta uno striscione, la Curva Sud si schiera col killer di Ciro Esposito

Gli ultras della Roma esprimono ancora vicinanza a Daniele De Santis, condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio di Ciro Esposito, tifoso del Napoli

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Daniele De Santis figlio di Roma“. È questo quanto recita uno striscione esposto e firmato dalla Curva Sud che inneggia all’ultras giallorosso, killer di Ciro Esposito, tifoso del Napoli ucciso 10 anni fa.

Lo striscione per Daniele De Santis dai tifosi della Curva Sud della Roma

L’omaggio a De Santis non è una novità. Lo striscione comparso nelle scorse ore all’Appio Tuscolano è solo l’ultimo di una lunga serie che hanno fatto capolino nelle settimane passate in diverse zone della città: tutti avevano la stessa scritta e la stessa firma, Curva Sud.

Uno di essi è stato appeso anche nei pressi dello studio dell’avvocata Antonella Leardi – che ha denunciato il fatto alla procura di Roma – uno dei legali della madre di Ciro Esposito.


Una scritta sui muri di Napoli che ricorda Ciro Esposito

Chi è Daniele De Santis, il killer di Ciro Esposito

I fatti che riguardano Daniele De Santis e Ciro Esposito sono tristemente noti. Il primo, ultras romanista, sparò e uccise il secondo il 3 maggio 2014.

L’agguato ebbe luogo davanti al circolo sportivo Trifoglio dove i tifosi di estrema destra della Roma si ritrovano. Qui De Santis viveva e lavorava come custode.

Per l’omicidio, De Santis è stato condannato a sedici anni di carcere in appello. Ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa.

Chi è Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso 10 anni fa

In trasferta nella capitale per la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, Esposito si trovava su uno dei pullman di tifosi organizzati per seguire la partita.

In viale Tor di Quinto, gli ultras giallorossi assaltarono il mezzo con bombe carta, sassi e fumogeni: quando i napoletani scesero dal mezzo, trovarono il solo De Santis, mentre gli altri assaltatori si erano già dileguati.

L’ultrà romanista allora sparò quattro colpi verso le persone che gli si paravano contro e, con uno di questi, ferì Ciro Esposito. Ricoverato al Policlinico Gemelli, il 29enne morì dopo 53 giorni di agonia per un’infezione polmonare.

Fonte foto: Fb: Ultras e gradinate

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