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Parla la padrona del rottweiler precipitato a Roma: le scuse alla donna incinta e le accuse sui soccorsi

La padrona di Cody, il cane precipitato dal terzo piano del palazzo di via Frattina a Roma, punta il dito contro chi non le ha permesso di soccorrere il suo amico a quattro zampe

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Emilia Mikela Pawlak, la padrona del rottweiler caduto dal terzo piano di via Frattina a Roma, rompe il silenzio e parla dell’incidente accorso al suo cane, Cody, morto dopo il tremendo volo dal balcone. E la 41enne, oltre a scusarsi con la 27enne colpita dalla caduta dell’animale, punta il dito contro chi non le ha permesso di aiutare il suo amico a quattro zampe.

Il racconto della padrona

Intervistata da La Repubblica, la 41enne padrona dell’animale ha cercato di ricostruire quanto successo nella mattina di venerdì 27 ottobre quando il suo Cody, un rottweiler di un anno, è precipitato nel vuoto dal terzo piano del palazzo di via Frattina.

Emilia Mikela Pawlak ha raccontato di trovarsi in bagno quando il cane è caduto dalla finestra, con le urla della vicina che l’hanno fatta allarmare. “Mi chiamava e urlava il nome del cane” ha raccontato la 41enne, che poi ha spiegato anche di aver “sentito il tonfo“.

Le accuse sui mancati soccorsi a Cody

Un brutto incidente, tragico, che non ha ancora una spiegazione. Forse Cody stava giocando con uno dei gatti di casa, che si trovava sul cornicione, e sporgendosi troppo potrebbe aver perso l’equilibrio cadendo per decine di metri.

Quel che è certo, però, è che il volo gli è stato fatale, anche se forse poteva essere salvato. È questo il pensiero della 41enne, che punta il dito contro chi non ha permesso a lei e al suo compagno di intervenire per cercare di aiutare il rottweiler.

“Io e il mio compagno non abbiamo potuto fare nulla. Lui lo avrebbe preso in braccio e portato dal medico. E invece il veterinario è arrivato dopo due ore, quando ormai era morto dopo un’agonia. Mi sentirei meglio se avessi potuto fare qualcosa” ha raccontato a La Repubblica.

Le scuse alla 27enne incinta

Nel corso dell’intervista al quotidiano non sono però mancate le scuse a Ludovica Caprino, la 27enne colpita in pieno dal cane precipitato.

Emilia Mikela Pawlak, infatti, si è recata in ospedale per incontrare la donna, incinta, per scusarsi per quanto accaduto e si è detta pronta ad assumersi le responsabilità, anche se “è stato un incidente, mica l’ho lanciato di sotto”.

Fonte foto: ANSA

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