Omicidio di Pierina Paganelli, la rivelazione di Manuela Bianchi: "Mi dissocio dai Testimoni di Geova"
La nuora di Pierina Paganelli ritorna a parlare dell'omicidio: ecco le nuove rivelazioni di Manuela Bianchi sui Testimoni di Geova e la palazzina
Dopo settimane di silenzio sull’omicidio di Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi ha ripreso a parlare. Lo ha fatto la mattina di giovedì 11 gennaio alle telecamere di ‘Storie Italiane’, il format condotto da Eleonora Daniele, per fare delle importanti rivelazioni. Una riguarda il suo futuro nella congregazione dei Testimoni di Geova, l’altra riguarda la sua famiglia.
- Manuela Bianchi lascia i testimoni di Geova
- La paura di vivere nella palazzina dopo l'omicidio
- Le novità sul figlio di Pierina Paganelli
Manuela Bianchi lascia i testimoni di Geova
Come detto in apertura, nella mattina di giovedì 11 gennaio Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, ha rotto il silenzio e ha rilasciato un’intervista per ‘Storie Italiane’.
La donna, moglie di Giuliano Saponi e sorella di Loris Bianchi, ha annunciato di essersi dissociata dai Testimoni di Geova.
Le sue parole: “Tramite una lettera ho detto ai miei anziani che non volevo più far parte della congregazione”. Il motivo? Il fatto di cronaca che ha attirato la stampa nazionale e dunque l’attenzione mediatica ha scatenato quelli che Manuela Bianchi chiama “pettegolezzi” che hanno “pesato tanto sui miei fratelli”.
Una “decisione dolorosa”, secondo Manuela Bianchi, “ma dovuta”, conclude. Cosa c’entrano i Testimoni di Geova? Ricordiamo che la sera del 3 ottobre Pierina Paganelli è stata uccisa dopo essere rientrata da un incontro della congregazione, una realtà che è finita al centro dell’attenzione mediatica anche dopo le dichiarazioni di Gianfranco Saponi, ex marito della vittima, che nei giorni immediatamente successivi al fatto di sangue aveva parlato di “odio religioso“.
La paura di vivere nella palazzina dopo l’omicidio
Ancora, Manuela Bianchi non nasconde una certa paura di vivere in quella palazzina di via del Ciclamino 31 a Rimini, dove si è consumato ancora quel fatto di sangue senza un colpevole né un indagato.
A proposito delle sue responsabilità si dichiara estranea ai fatti, ma sottolinea: “A volte si dice ‘male non fare, paura non avere’. Non ho fatto del male, non in questo caso almeno, però le cose a volte non si sa come vanno, per cui è logico che sono ancora abbastanza in ansia”.
Quindi? La nuora di Pierina Paganelli confessa: “Mi guardo attorno continuamente“, e ora “andare di sotto al garage è un problema” e per questo “si passa dall’esterno e non dall’interno”.
Non essendoci ancora un indagato, l’assassino di Pierina Paganelli potrebbe essere ovunque, potrebbe addirittura nascondersi tra gli abitanti della palazzina che da quella tragica mattina del 4 ottobre 2023, quando proprio Manuela Bianchi rinvenne il corpo della suocera straziato da 29 coltellate, vivono costantemente sotto l’occhio delle telecamere e sotto l’attenzione degli inquirenti.
Le novità sul figlio di Pierina Paganelli
Contestualmente continuano le indagini sull’incidente del figlio di Pierina Paganelli, Giuliano Saponi, che quando sua madre è stata uccisa nell’autorimessa della palazzina si trovava all’ospedale.
La mattina del 7 maggio 2023 Saponi si trovava in via Coriano a bordo della sua bicicletta, quando è stato travolto da un mezzo che non gli ha prestato soccorso. Gli inquirenti, infatti, avrebbero isolato il fotogramma di un sistema di videosorveglianza che potrebbe mostrare il furgone o la jeep che avrebbe travolto Saponi. Sull’incidente indaga il sostituto procuratore Luca Bertuzzi.
Per il momento tra i due eventi non sembra esistere alcun collegamento.