Moskva, arrestato il comandante della flotta russa dopo l'affondamento dell'incrociatore: chi è Igor Osipov
Igor Osipov, comandante della flotta russa del Mar Nero, è stato rimosso dall'incarico e arrestato dopo l'affondamento del Moskva
Il comandante della flotta russa del Mar Nero, l’ammiraglio Igor Osipov, è stato sollevato dall’incarico e arrestato dopo l’affondamento del Moskva. Ne dà notizia il media polacco Onet, che cita il portale “Defence Express”. L’arresto sarebbe avvenuto al culmine di una caccia ai responsabili per l’abbattimento dell’incrociatore Moskva, la nave che rappresentava la punta di diamante della flotta russa.
Secondo quanto riferito dalla stessa fonte, i russi stanno effettuando sopralluoghi nel punto in cui la nave è sprofondata. Risulta sotto inchiesta anche il vice ammiraglio Arkady Romanov, attuale vice comandante della flotta del Mar Nero.
Chi è Igor Osipov, comandante della flotta del Mar Nero
Igor Vladimirovich Osipov (in russo: Игорь Владимирович Осипов) è un ufficiale della Marina russa. Ricopre il grado di ammiraglio dal 2021 ed è stato comandante in capo della flotta del Mar Nero dal maggio 2019.
È nato il 6 marzo 1973 nella Repubblica Socialista Sovietica Kazaka, parte dell’Unione Sovietica. Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, Osipov ha studiato all’Istituto navale di San Pietroburgo e si è diplomato nel 1995, dopodiché si è unito alla flotta del Pacifico.
Dopo gli studi e numerosi avanzamenti di carriera, Igor Osipov è stato nominato nel maggio del 2019 comandante della flotta del Mar Nero della Marina russa. La decisione è stata annunciata dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, a cui ha fatto seguito il decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin.
L’affondamento del Moskva, una macchia per l’esercito russo
L’affondamento dell’incrociatore Moskva ha rappresentato un punto di svolta nella guerra in Ucraina. Nonostante gli ucraini ne abbiano rivendicato la distruzione, come confermato pure dal Pentagono, i russi hanno smentito che la nave fosse affondata a causa dei missili Neptune ucraini.
Secondo la versione russa, l’affondamento è invece avvenuto in seguito all’esplosione di un deposito di munizioni a bordo dell’imbarcazione, durante una tempesta. Sebbene non vi siano prove inconfutabili di una o l’altra versione, è indubbio che la nave colata a picco abbia portato con sé uno dei simboli della potenza militare russa.
Fiore all’occhiello della flotta russa, il Moskva valeva 750 milioni di dollari, e rappresentava un pezzo importante della credibilità delle forze armate di Vladimir Putin.