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CRONACA ESTERA

Morti e feriti a Novi Sad per il crollo del tetto di una stazione: 13 vittime in Serbia, si cercano dispersi

Il crollo della tettoia esterna di una stazione a Novi Sad, nel nord della Serbia, ha causato almeno 13 morti e diversi feriti: si scava sotto le macerie

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Almeno 13 persone sono morte in una stazione ferroviaria di Novi Sad, nel nord della Serbia, a causa del crollo di una tettoia. A darne notizia il ministro degli Interni Ivica Dačić, che ha riferito anche di feriti portati in ospedale, uno dei quali sarebbe in condizioni critiche. Tra le vittime ci sarebbe anche un bambino di 6 anni.

Il disastro a Novi Sad

Come riportato dal ministro dell’Interno, ha parlato di un’operazione di salvataggio “estremamente impegnativa. Sono coinvolti oltre 80 soccorritori, con l’assistenza di macchinari pesanti”.

Almeno una delle persone rimaste ferite sarebbe stata trasportata in gravi condizioni in ospedale, dove le sarebbero state amputate entrambe le gambe.

Le operazioni di soccorso nella stazione di Novi Sad, dove almeno 11 persone sono morte a causa del crollo di una tettoia

Le ricerche sotto le macerie

Nell’area della stazione ferroviaria sono intervenute diverse squadre di vigili del fuoco e dei soccorritori, che con l’uso degli escavatori stanno rimuovendo i detriti di cemento, ferro e vetro. Secondo quanto dichiarato dal ministro Dačić non dovrebbero esserci altre persone sotto le macerie.

Secondo quanto riferito dalla tv nazionale serba, il crollo è avvenuto attorno a mezzogiorno dell’1 novembre, quando molte persone erano sedute sulle panchine sotto la tettoia e altre stavano entrando dall’ingresso della stazione passando sotto la copertura. I media locali riporterebbero al momento un bilancio di circa trenta feriti.

Il crollo del tetto della stazione

“Oggi è un venerdì nero per Novi Sad e l’intera Serbia”, ha affermato il primo ministro serbo Milos Vucevic, arrivato sul luogo dell’incidente insieme al ministro Dačić, al sindaco di Novi Sad Milan Djuric e al Capo di Stato, Aleksandar Vucic.

Novi Sad è la seconda città della Serbia per grandezza, capoluogo della regione settentrionale di Voivodina, la più ricca e sviluppata del Paese.

Da oltre un anno la città è collegata con Belgrado dal primo tratto della linea ad alta velocità, prevista fra la capitale serba e Budapest, e la stazione colpita dal disastro ha riaperto a luglio dopo tre anni di ristrutturazione, che però non sarebbero stati ancora ultimati. La tettoia crollata sarebbe stata una delle poche parti dell’edificio non interessate dai lavori.

“Insisteremo per trovare i responsabili, coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della struttura” ha dichiarato il premier Vucevic, promettendo l’impegno delle autorità.

Fonte foto: ANSA

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