Morti e feriti a Maputo in Mozambico dopo le elezioni, caos e proteste dopo il voto
Caos in Mozambico, dove numerosi manifestanti si stanno scontrando con la polizia e accusano il governo di aver truccato le elezioni
Sono in corso violenti scontri in Mozambico, dove le opposizioni contestano il risultato delle recenti elezioni, certificato di recente dalla Corte costituzionale, vinte da Frelimo, il partito al potere da 50 anni. Secondo il governo ci sarebbero stati 21 morti e 25 feriti. Il principale partito di opposizione ha ribadito di non riconoscere il risultato del voto.
Gli scontri in Mozambico
Tra il 23 e il 24 dicembre in Mozambico sono scoppiati violenti scontri di piazza in seguito alla decisione della Corte costituzionale del Paese di ratificare il risultato delle elezioni del 9 ottobre vinte dal partito che controlla il governo da 50 anni, il Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo).
Secondo il ministero dell’Interno del Paese africano, ci sarebbero stati 21 morti, tra cui anche due agenti di polizia, e almeno 25 feriti in oltre 250 “episodi violenti” in tutto lo Stato.
I manifestanti hanno eretto barricate nelle strade di tutte le principali città del Paese, dando fuoco a cassonetti e automobili e attaccando le caserme della polizia, che ha risposto con il lancio di lacrimogeni.
Le elezioni del 9 ottobre
Lo scorso 9 ottobre in Mozambico si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Parlamento, vinte da Frelimo, il Partito al potere da 50 anni, che ha ottenuto secondo la Corte costituzionale il 61% dei voti.
Frelimo e il suo leader, Daniel Chapo, hanno quindi rafforzato la maggioranza in Parlamento, passando da 184 seggi su 250 a 195.
I due principali partiti di opposizione, lo storico Renamo e il neonato Podemos, hanno però contestato immediatamente i risultati, accusando Frelimo di brogli elettorali.
Queste accuse sono state supportate anche da osservatori internazionali che hanno messo in dubbio la validità dei risultati delle elezioni.
La fuga del leader di opposizione
Uno dei fatti che ha dato più spinta alle proteste è stato l’omicidio di due funzionari del partito di opposizione Renamo, uccisi mentre stavano raccogliendo i documenti per presentare ricorso contro i risultati elettorali.
Il leader del partito di opposizione, Ossufo Momade, è quindi subito scappato in Sudafrica per fuggire a un possibile attentato. Da lì ha condannato il comportamento del governo, dichiarando illegittimo il risultato elettorale del 9 ottobre.