Ministra Bernini contestata a Pisa da un gruppo di manifestanti pro Palestina: "Ci hanno impedito di parlare"
La ministra Anna Maria Bernini (Università e ricerca) era attesa in un bar di Pisa per un evento di Forza Italia. I contestatori pro Palestina le hanno impedito di parlare
La ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini è stata contestata a Pisa dove era in programma un incontro organizzato da Forza Italia in vista delle elezioni Europee. Ad attenderla alcune decine di manifestanti pro Palestina. “Ci hanno impedito di parlare e svolgere la nostra iniziativa elettorale”, ha denunciato Bernini.
- Anna Maria Bernini contestata a Pisa
- Dirigente di Forza Italia buttato a terra
- La posizione di Forza Italia sulla guerra in Medio Oriente
Anna Maria Bernini contestata a Pisa
La ministra è stata contestata da giovani aderenti ai collettivi universitari e ai centri sociali di Pisa. Alcuni di loro nei giorni scorsi hanno realizzato un accampamento pro Palestina nei giardini dell’Ateneo.
“Dal 7 ottobre il Governo ha scelto di garantire a tutti la libertà di espressione senza rafforzare oltre misura i presidi di sicurezza, eppure questa nostra disponibilità al dialogo non è colta da alcune minoranze rumorose che anche oggi a Pisa ci ha impedito di parlare e di svolgere il nostro incontro programmato con i militanti”, ha commentato Bernini.
La ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini (in basso a sinistra) contestata a Pisa da alcune decine di giovani aderenti ai collettivi universitari e ai centri sociali cittadini.
L’incontro fra la responsabile dell’Università e i militanti azzurri era in programma in un bar del centro.
Poco prima che la ministra arrivasse, alcune decine di manifestanti hanno raggiunto il luogo. I giovani brandivano tamburi, bandiere palestinesi e scandivano slogan contro Israele. Qualche bandiera di Forza Italia appesa per l’occasione è stata strappata.
Un cordone di poliziotti e carabinieri ha permesso alla ministra di raggiungere l’ingresso del locale.
Dirigente di Forza Italia buttato a terra
“Noi garantiamo a tutti la libertà di manifestare e abbiamo il dovere di ascoltare le loro richieste anche se non ho capito bene che tipo di dialogo questi ragazzi volessero instaurare visto che non sono disposti ad ascoltare le ragioni degli altri”, ha commentato la ministra Bernini parlando con i giornalisti.
“Io penso – ha proseguito – e l’ho ripetuto molte volte in questi mesi che le università debbano essere un luogo di inclusione e non di boicottaggio perché un conto è il giudizio sul governo di Israele e un altro è colpire la popolazione israeliana e le sue università”.
“Un nostro dirigente, il coordinatore provinciale Lorenzo Paladini, è stato addirittura spintonato e buttato in terra“, ha denunciato il coordinatore regionale di Forza Italia, Marco Stella.
Recentemente i manifestanti pro Palestina hanno fatto parlare di sé anche per le contestazioni messe in atto al Salone del libro di Torino e per le tende piantate di fronte all’università di Bologna.
La posizione di Forza Italia sulla guerra in Medio Oriente
La posizione di Forza Italia in merito al nodo mediorientale, più volte espressa dal segretario Antonio Tajani, è quella di due popoli e due Stati.