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Migranti, naufragio a largo di Lampedusa: morta una bambina

La bambina di due anni era stata salvata dalla barca affondata con almeno 43 migranti a bordo ed era stata ricoverata con sindrome di annegamento

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Una bimba di due anni è morta in seguito al naufragio avvenuto in mattinata a largo di Lampedusa. La bambina era stata ricoverata al Poliambulatorio con sindrome di annegamento, ma non è sopravvissuta. Era con la madre sulla barca con a bordo almeno 43 migranti che è affondata a Sud dell’isola. Secondo quanto riportato da Ansa non ci sarebbero dispersi.

I soccorsi

La bambina era stata intubata a bordo della motovedetta dai medici della Guardia costiera dopo essere stata tratta in salvo dal naufragio avvenuto a circa 10 miglia dalle coste di Lampedusa.

Il personale sanitario è riuscito a rianimare con il massaggio cardiaco un altro bambino finito in acqua e recuperato in gravi condizioni.

I due piccoli sono stati caricati sulla motovedetta con a bordo i medici Cisom, che hanno provato la rianimazione durante tutto il tragitto verso molo Favarolo.

Oltre alla bambina poi deceduta, sono stati portati al Poliambulatorio di Lampedusa tre migranti salvati dalla Guardia costiera e sottoposti a controlli e medicazioni per le gravi ustioni riportate. Non sarebbero in pericolo di vita.

Il naufragio

Tra i 43 migranti originari di Costa d’Avorio, Guinea e Camerun ci sarebbero 9 donne e 3 minori. Tutti sarebbero stati recuperati.

Secondo quanto riportato da Repubblica, i superstiti hanno riferito di essere partiti alle 22 di ieri da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato 2.500 dinari a testa per arrivare a Lampedusa con la barca in ferro che è affondata in tarda mattinata.

Il sindaco di Lampedusa: “Strage senza fine”

È una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante” ha detto così il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, subito dopo aver ricevuto, all’aeroporto, il vicepremier Matteo Salvini.

“È straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”, ha aggiunto Mannino.

“Quello che mi preoccupa è, soprattutto, che sembra che stia diventando una cosa normale. C’è un silenzio assordante attorno a tutte queste morti. Si dovrebbe gridare” ha detto ancora il primo cittadino dell’isola.

“A me preoccupa soprattutto il silenzio dell’Europa – ha sottolineato – Io non voglio farne una questione politica, ma conosco i disagi di chi vive su quest’isola e il dolore di chi ci approda”.

Fonte foto: ANSA

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