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Lampedusa, ennesimo naufragio: affondato un barchino, 4 dispersi tra cui un neonato e un bimbo di 6 anni

Un barchino di 6 metri è affondato poco distante da Lampedusa. Trentadue migranti, fra i quali tre donne, sono stati salvati dalla Guardia costiera

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Naufragio al largo di Lampedusa. Un barchino di 6 metri è affondato nella serata di domenica 4 dicembre. Trentadue migranti, fra cui 3 donne, sono stati salvati dalla motovedetta Cp327 della Guardia Costiera.

I dispersi

Secondo quanto riferito dall’agenzia Agi, sarebbero quattro i dispersi, tra cui due minori: un neonato di 3 mesi e uno di 6 anni.

Radio Radicale riporta che si tratterebbe di due fratellini. Trentadue i superstiti, tre le donne e sette i minori non accompagnati. Quattro sono stati condotti in ospedale.

Erano tutti su un barchino di sei metri partito da Sfax, in Tunisia.

Ennesimo naufragio nei pressi dell’isola

L’agenzia Ansa riferisce inoltre che quattro dei 32 migranti tratti in salvo, sono stati portati, subito dopo l’approdo a molo Favarolo, al Poliambulatorio.

Le emergenze mediche erano dovute allo stato di ipotermia e al fatto che qualcuno aveva bevuto acqua di mare.

LampedusaFonte foto: ANSA
Proseguono gli sbarchi di migranti a Lampedusa

Nella giornata di venerdì 2 dicembre altri 40 migranti – fra cui 7 donne e un bambino – erano stati salvati dopo che la loro imbarcazione si è ribaltata a 40 miglia dalla costa di Lampedusa.

Piantedosi, subito risposte per governare i flussi

Nel frattempo, prosegue il dibattito politico sul tema immigrazione. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista a “Libero Quotidiano” spiega che “il tema del contrasto all’immigrazione illegale è stato nodale sin dal primo giorno. Il governo è determinato a mettere al centro dell’agenda europea la questione dei flussi migratori nel Mediterraneo. Per noi è una questione di grande importanza anche perchè ad essa sono legati i fenomeni di degrado e disagio nelle nostre città”.

Secondo il ministro, occorre contrastare “le cause che alimentano insicurezza e incidono sulla vivibilità delle nostre città ed in questa direzione lavoriamo ogni giorno con prefetti, magistratura, forze di polizia e amministratori locali. Anche l’Europa deve fare la propria parte”.

Le tragedie in mare non si fermano, nelle acque solcate dai barchini pieni di migranti. Lo scorso 10 novembre, i militari della Capitaneria di Porto hanno trovato, sopra un barchino soccorso al largo di Lampedusa, il corpo di un neonato di soli 20 giorni. Sul natante erano presenti i tutto 36 persone, tra cui 9 donne e 2 minori. Due avevano ustioni gravi.

lampedusa Fonte foto: ANSA
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