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Migranti, Giorgia Meloni in Libia: lotta ai flussi irregolari e sostegno alla stabilizzazione del Paese

Giorgia Meloni ha confermato la necessità di collaborare con la Libia per arginare i flussi di immigrazione irregolare. Maxi-accordo dell'Eni

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

C’è il dossier immigrazione al centro dell’incontro svoltosi sabato 28 gennaio a Tripoli, in Libia, tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il premier del governo di unità nazionale della Libia, Abdulhamid Dabaiba.

Il premier in Libia

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recato a Tripoli accompagnato dai ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell’Interno, Matteo Piantedosi, per una missione del Governo italiano nel Paese Nordafricano.

L’Italia, ha spiegato Giorgia Meloni in conferenza stampa, conferma la necessità di collaborare con la Libia per arginare i flussi di migrazione irregolare, ancora alti nonostante gli sforzi compiuti dalle parti, come riferito dall’agenzia Nova.

Quello della “cooperazione in tema di contrasto ai flussi di migrazione irregolare è un dossier centrale” nei rapporti bilaterali. “Nonostante gli sforzi delle autorità libiche e quelli compiuti dal governo italiano, i numeri rimangono alti”, ha detto Meloni segnalando che dalla Libia arriva oltre il 50 per cento dei migranti in Italia.

Energia e migrazioni

La premier ha dunque ribadito la necessità di “intensificare gli sforzi contro il traffico e la tratta degli esseri umani”, ribadendo “chiaramente” l’impegno di “assicurare un trattamento umano” alle persone coinvolte.

Meloni ha poi spiegato che il governo italiano continua a sostenere la controparte libica, anche “se non è un tema che riguarda esclusivamente l’Italia e la Libia, ma deve riguardare l’Unione europea, la cooperazione europea verso il Nord Africa”. Questo viaggio “dimostra che la Libia è una priorità per l’Italia e per la stabilità del Mediterraneo”, è una priorità per la “sicurezza italiana” ed è una priorità per una “delle grandi sfide che l’Europa affronta, la crisi energetica”.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Maxi-accordo dell’Eni

La premier ha poi sottolineato il sostegno dell’Italia “sul piano della stabilizzazione politica“, sul processo verso “elezioni in tempi rapidi”, oltre che sul piano del sostegno all’economia, degli investimenti e della “cooperazione a 360 gradi tra due nazioni amiche da sempre”.

“Apprezziamo l’impegno confermato dal governo di unità nazionale ad indire elezioni presidenziali e parlamentari il prima possibile e auspichiamo che questo impegno possa tradursi rapidamente in programmi e azioni concrete, con la mediazione delle Nazioni Unite” ha infine aggiunto la premier.

Secondo quanto riferito dall’Ansa è da record l’entità dell’investimento che viene annunciato oggi in Libia nel comparto gas da Eni e dalla Compagnia petrolifera nazionale libica “Noc” a margine della visita della premier Tripoli. Il maxi-accordo da 8 miliardi di euro riguarda due giacimenti prospicienti la costa occidentale del Paese, ha precisato il capo della Compagnia nazionale.

La Libia è stata teatro di numeri scontri armati tra fazioni rivali. Le tensioni negli ultimi mesi sono aumentate dopo che Fathi Bashagha, il premier designato dal parlamento libico in opposizione a quello riconosciuto dall’Onu, Abdul Amid Dbeibah, ha prestato giuramento come primo ministro a febbraio.

Fonte foto: ANSA

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