Matteo Salvini fa la spesa all'Esselunga: "Niente pesche", scrive. E Carlo Calenda va all'attacco
La spesa di Matteo Salvini all'Esselunga scatena le polemiche: molti, fra cui Carlo Calenda, quelli che hanno attaccato il vicepremier
La spesa grossa della domenica, il carrello pieno di buste e l’orario strategico (ora di pranzo) così da incontrare meno gente. Tutto normale se non fosse che il protagonista è Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture si è recato all’Esselunga dopo le polemiche sullo spot della “pesca”.
- Matteo Salvini e la spesa all'Esselunga
- Il patron di Esselunga contro le Coop
- Le critiche a Matteo Salvini
Matteo Salvini e la spesa all’Esselunga
“Niente pesche, ma tanta roba! Le domeniche belle all’Esselunga”.
Questa la frase a corredo delle foto postate dal leghista dopo la spesa.
Due le foto pubblicate: nella prima Salvini prende delle castagne al banco frutta.
Nella seconda è nel garage del supermercato col carrello pieno di sacchetti.
Quello di Salvini ha il sapore di un manifesto politico: la campagna pubblicitaria di Esselunga è stata accusata dalle sinistre e da una quantità di utenti di fare propaganda a favore della famiglia tradizionale, un tema caro alle destre.
Alcuni giorni prima era stata la premier Meloni, a polemiche già in corso, a esprimere apprezzamento per la campagna pubblicitaria.
Le accuse sono state tante e tali che sia l’ideatore della campagna che l’attore che interpreta il papà separato hanno deciso di uscire allo scoperto per dire la loro.
Il patron di Esselunga contro le Coop
Ma non è tutto: parte della sinistra nutre scarsa simpatia per Esselunga da quando il defunto patron, Bernardo Caprotti, pubblicò il libro Falce e Carrello per denunciare il presunto ostruzionismo incontrato nell’apertura di nuovi punti vendita nelle roccaforti elettorali rosse.
Le critiche a Matteo Salvini
La critica più colorita arriva da Carlo Calenda, leader di Azione, che su X ha scritto “Caro Matteo, non ci rompere le p*lle e vai a lavorare. Parte seconda”.
“Io continuerei con questa tattica politica detta ‘del liceale a ricreazione’ , pare funzioni alla grande”, ha replicato a Calenda il comico Luca Bizzarri.
“Pubblicità regresso: uno spot bello e toccante”, ha ironizzato il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.
Un attacco arriva anche da parte di Giovanni Di Caro, deputato per i 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana: “Ci avrei giurato. Non è scontato, è demenziale”. E ancora: “Stiamo parlando di un ministro della Repubblica nonché vice presidente del consiglio”. E poi: “Qui anche un po’ zozzo. Manco i guanti si mette”, scrive Di Caro nel commentare la foto in cui Salvini raccoglie le castagne a mani nude.
Sempre dai 5 Stelle arriva il punto di vista del portavoce all’Assemblea Capitolina Daniele Diaco: “Le castagne a 5 euro al kg e le persone muoiono di fame!”
E poi largo all’ironia, a valanghe, degli utenti dei social network:
“A me, quella di Salvini, sembra la spesa di chi ha alle spalle almeno un paio di famiglie tradizionali“, commenta qualcuno al quale non è sfuggito che nel carrello del vicepremier ci sono sei sacchetti pieni e una confezione formato famiglia di Coca Cola.
Spazio anche alla critica ecologica: “Signor Ministro, da lei mi aspettavo un buon esempio di utilizzo di borse spesa riutilizzabili. Non un utilizzo smodato di sacchetti di plastica solo per fare pubblicità al supermercato”.
E non manca anche la critica economica: “Ad una media di 25-30 euro a shopper, nel carrello ci sono oltre 200 euro di spesa. Forse con l’inflazione alle stelle e chi non si può permettere prodotti base, io personalmente avrei evitato”, scrive una utente.