Matteo Bassetti sulle polmoniti in Cina tra i bambini: l'avvertimento sull'uso eccessivo degli antibiotici
Dopo le polmoniti che hanno colpito migliaia di bambini in Cina, e dopo i due casi di Perugia, l'infettivologo Matteo Bassetti invita a evitare allarmismi
Dopo il caso di numerose polmoniti che in Cina hanno colpito in particolar modo i bambini si è alzato il livello di allarme. L’infettivologo Matteo Bassetti, intervistato da Tagadà su La7, ha invitato a evitare gli allarmismi ma al tempo stesso ha posto l’accento sull’utilizzo corretto degli antibiotici.
- Polmonite da mycoplasma nei bimbi
- Matteo Bassetti sulla polmonite nei bambini
- Polmoniti da mycoplasma in Europa
- I rischi della resistenza agli antibiotici
Polmonite da mycoplasma nei bimbi
Le ultime notizie dalla Cina raccontano di un’impennata di polmoniti da mycoplasma nei bambini.
Il conduttore Alessio Orsingher ha chiesto un commento a Bassetti, anche alla luce dei recenti casi verificatisi in Francia, Olanda, Danimarca e Italia.
Nel nostro Paese i bambini colpiti da polmonite da mycoplasma pneumoniae sono stati due, entrambi a Perugia.
Matteo Bassetti sulla polmonite nei bambini
“Questo è il primo anno in cui la Cina non ha più nessun tipo di restrizione e quindi si stanno diffondendo i virus di stagione tra cui l’adenovirus, il virus influenzale e lo stesso Covid, sommati al mycoplasma pneumoniae che è il più importante e più frequente agente eziologico di polmonite dei bambini”, ha detto Bassetti.
“L’organizzazione sanitaria cinese, rispetto a quello che avviene in Europa, non è così forte sul territorio e quindi quando i bambini hanno qualche problema i genitori li portano in ospedale“, ha spiegato l’infettivologo.
E sarebbe dunque questo il motivo del picco di afflusso ospedaliero.
“Non c’è da aver paura – ha rassicurato Bassetti – perché non si tratta di “un nuovo virus” o di un “microrganismo misterioso”.
Polmoniti da mycoplasma in Europa
In Europa, effettivamente, in queste ultime settimane si è visto un “aumento delle infezioni de mycoplasma”, ha ammesso Bassetti.
Tuttavia la situazione non deve destare allarme: “Li abbiamo sempre visti i casi mycoplasma”, ha aggiunto il virologo.
Il mycoplasma, ha detto, è “il più frequente agente eziologico di polmonite, c’è sempre stato e ci sarà sempre“.
I rischi della resistenza agli antibiotici
Per lo scienziato il vero motivo di preoccupazione dovrebbe semmai essere quello della resistenza agli antibiotici.
Secondo i dati del 2022 citati dal professore, il 95% degli agenti di infezione isolati nei bambini cinesi è immune a una serie di antibiotici. E questo ha un effetto diretto sulla risposta alle cure.
“Chi ha un micoplasma resistente agli antibiotici sta di più in ospedale, ha la tosse che dura di più e ha la febbre che dura di più. E quindi alla fine contagia anche di più gli altri bambini“.
Durante gli anni della pandemia è stato fatto un massiccio utilizzo di una serie di medicinali, fra cui in particolare l’azitromicina “utilizzata quasi come un farmaco salvavita”.
Bassetti ha invocato un utilizzo “più appropriato di questi farmaci” poiché gli antibiotici nelle infezioni virali “non servono”.
Un’esposizione massiccia dell’organismo a un antibiotico “usato male” per curare un virus riduce in seguito la sua efficacia in caso di infezione batterica.
In Italia, ha concluso Bassetti, ci sono stati alcuni casi di antibiotico-resistenza, anche se in misura molto minore rispetto alla Cina.
Niente allarmismi, quindi, ma occorre fare un utilizzo consapevole dei farmaci.