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Mandragora negli spinaci, lotto ritirato dai supermercati per sospetta contaminazione: rischi e sintomi

Disposto il richiamo del lotto di produzione 273 della busta di spinaci da 500 grammi 'Il Gigante': "Evitare il consumo"

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Allerta avvelenamento vegetale. Come reso noto sul portale del ministero della Salute, un lotto di spinaci del marchio ‘Il Gigante’ è stato richiamato in via precauzionale per sospetta contaminazione da mandragora. Le sue foglie velenose per il loro aspetto possono essere facilmente confuse con la verdura in questione. L’invito è quello di evitare il consumo del prodotto e riportarlo in negozio.

Qual è il prodotto oggetto del richiamo

Gli spinaci ritirati dai supermercati sono prodotti dall’azienda Spinerb di Colleoni Andrea & C. s.n.c., il cui stabilimento è a Gorlago, in provincia di Bergamo.

Si tratta delle verdure contenute nella busta ‘Il Gigante’ da 500 grammi appartenente al lotto numero 273. Come data di scadenza nella confezione è indicato il 7 ottobre, tuttavia il prodotto può essere surgelato.

La busta di spinaci ‘Il Gigante’ oggetto del richiamo per il rischio avvelenamento vegetale

Per questo motivo il ministero della Salute ha avvertito di non consumarlo nemmeno nel caso in cui sia stato congelato nel freezer.

La recente allerta sugli spinaci

Il richiamo precauzionale è legato all’allerta Rasff 2022.5877, notificata il 10 ottobre dall’Italia per il sospetto di una contaminazione da mandragora in spinaci di IV gamma.

Secondo quanto si evince dal report, almeno due persone avrebbero subìto sintomi da avvelenamento da parasimpaticolitici (anticolinergici e antimuscarinici) e spasmolitici.

Mandragora, sintomi e rischi

La pianta della mandragora è molto simile a spinaci e bietole. È potenzialmente pericolosa per la presenza di sostanze dalle proprietà allucinogene. Tutte le sue parti contengono infatti alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina.

I rischi di un eventuale consumo sono indicati nel dettaglio nella “Guida al riconoscimento e alla prevenzione” delle intossicazioni alimentari da tossine naturali pubblicata sul sito del ministero della Salute.

Secondo quanto reso noto la mandragora è capace di provocare una sindrome anticolinergica, caratterizzata generalmente da: iperemia e secchezza cutanea, dilatazione delle pupille, tachicardia e aritmie cardiache, e confusione.

Nei casi più gravi causa allucinazioni, convulsioni e persino coma.

 

Fonte foto: 123RF

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