Lucci, indagato per droga il capo ultras del Milan immortalato in una foto mentre stringeva la mano a Salvini
L'uomo ha precedenti per aggressione e spaccio e vendita di droga. Colpito insieme ad altre 8 persone destinatarie di misure cautelari
C’è anche Luca Lucci, capo ultras della curva del Milan, tra i destinatari delle 8 misure cautelari emesse dalla procura di Milano con l’accusa di importazione di droga dal Sudamerica e dal Marocco. In tutto sono 3 gli ultras, appartenenti alla tifoseria della Curva Sud della squadra milanese, coinvolti.
Lucci, che ha precedenti penali proprio per droga, è stato ritratto in uno scatto con il leader della Lega Matteo Salvini.
All’epoca dell’incontro, Salvini era vicepremier nel primo governo Conte.
Droga da Marocco e Sudamerica, i provvedimenti della procura di Milano contro Lucci e altri ultras
I provvedimenti hanno fatto scattare il carcere per 3 indagati, mentre sono in tutto 4 coloro per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’ultimo indagato è stato sottoposto all’obbligo di firma.
Perquisizioni sono in corso in provincia di Milano, a Bergamo e a Lodi presso le abitazioni dei destinatari della misura cautelare.
Chi è Luca Lucci, l’ultras della Curva Sud del Milan in carcere per droga e condannato nel 2008 per aggressione
Soprannominato il “Toro”, Lucci è nato nel 1981 e fa di lavoro l’elettricista. Tra i capi della Curva Sud, ha a suo carico 3 Daspo e una condanna a 4 anni per aver aggredito un ultras dell’Inter, provocandogli la perdita di un occhio. La condanna è del 2008.
L’accusa di droga risale invece alla primavera del 2018 quando Lucci venne coinvolto in un’indagine con 21 persone, l’accusa era quella di spaccio e vendita di droga, in particolare cocaina, marijuana e hashish.
Mentre le indagini erano in corso, il capo ultras, ritratto nel dicembre 2018 con Salvini alla festa del tifo organizzato del Milan, per i 50 anni della Curva Sud Milano, scovò e scollegò una telecamera delle forze dell’ordine all’esterno del circolo che il gruppo utilizzava come base.
La vicenda si è conclusa nel con il patteggiamento di Lucci a un anno e mezzo di carcere. Nel giugno 2019 è poi arrivato il sequestro per un milione di euro. Secondo la questura sarebbe proprio il traffico di droga la principale fonte di guadagno di Lucci che fin da giovane, stando a quanto risulta agli inquirenti, avrebbe stretto contatti con la criminalità organizzata.
La foto del leader della Lega (all’epoca vicepremier) che ha scatenato la polemica e la difesa di Salvini
Dopo la foto, che scatenò una polemica politica, Salvini si difese sostenendo che in curva “ci sono tante brave persone”, salvo poi fare marcia indietro, affermando di non conoscere Lucci e di averlo incontrato per la prima volta.