NOTIZIE
CRONACA ESTERA

La Russia fa saltare in aria la diga di Nova Kakhovka a Kherson in Ucraina: rischio allagamenti, il video

L'esercito russo ha distrutto la diga di Nova Kakhovka, a Kherson, facendola saltare in aria. Ora in Ucraina c'è il rischio allagamenti. Il video

Pubblicato:

Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

La tensione è sempre più alta nel conflitto tra Russia e Ucraina. Nella mattinata del 6 giugno, infatti, le forze russe hanno attaccato la diga di Kakhovka, nella regione di Kherson, facendola saltare in aria. La notizia è stata diffusa dall’esercito di Kiev che ha spiegato come l’attacco abbia danneggiato la centrale idroelettrica di Kakhovka. Dal bacino, l’acqua è iniziata a fuoriuscire immediatamente con il rischio di allagamenti in tutta la zona. Attualmente sono in corso operazioni di evacuazione di migliaia di persone. Intanto, la Russia e l’Ucraina si stanno accusando a vicenda.

Zelensky convoca il Consiglio di sicurezza nazionale

L’attacco alla diga Kakhovka sta destando non poca preoccupazione. La diga, infatti, garantisce l’approvvigionamento alla Crimea e alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Per questo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha immediatamente convocato il Consiglio di sicurezza nazionale dicendo che «la distruzione della diga di Kakhovka conferma per il mondo intero che i terroristi russi devono essere scacciati da ogni angolo della terra ucraina».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Il rischio di allagamenti è serio e concreto. Anzi, si sta già verificando. Il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, ha fatto sapere che molti insediamenti sono già stati inondati.

E molti altri potrebbero esserlo nelle prossime ore. Per questo motivo, nella regione di Kherson, sono in corso operazioni di evacuazione dei residenti che saranno condotti in altre città.

La Russia e l’Ucraina si accusano a vicenda per l’attacco

Si tratta delle circa 16mila persone che vivono lungo la riva destra del fiume Dnipro. Ma mentre si sta cercando di metterle in salvo, la Russia e l’Ucraina si stanno rimpallando la responsabilità dell’attacco.

Su Telegram Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, ha definito l’attacco alla centrale idroelettrica «un altro crimine di guerra commesso da terroristi russi».

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha aggiunto che questo rappresenterebbe «il più grande disastro tecnologico d’Europa degli ultimi decenni», ha scritto su Twitter.

Il ministro delle Emergenze russo, invece, sostiene che la diga sia stata parzialmente distrutta a causa dei bombardamenti ucraini e che la situazione non comporterebbe pericoli per la popolazione.

Perché la diga di Kakhovka è strategica

La diga di Nova Kakhovka è strategica perché contiene circa 18 km cubici di acqua. Dalla diga, inoltre, dipende il rifornimento idrico non solo della Crimea, ma anche della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

La diga è stata occupata dall’esercito russo sin dall’inizio del conflitto. Tanto che, già in passato, il presidente ucraino Zelensky ha manifestato preoccupazione perché la distruzione della diga – diceva – sarebbe stato un disastro su larga scala.

L’attacco alla centrale idroelettrica arriva all’indomani dell’inizio della controffensiva ucraina e durante la missione di pace del cardinale Matteo Zuppi, inviato dal Papa in Ucraina.

Fonte foto: Gettyimages

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963